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A Civitavecchia sbarcano 162 migranti, Asl Rm4 sul molo con tre postazioni

Ottavo sbarco a Civitavecchia: 162 i migranti, tra cui 31 minori, in arrivo da Siria, Sudan del nord e del sud, Bangladesh, Senegal, Eritrea, Gambia, Nigeria ed Etiopia. Sul molo Asl Rm4, Cri, Protezione civile e Usmaf.

Pubblicato:14-11-2023 16:21
Ultimo aggiornamento:14-11-2023 16:22

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CIVITAVECCHIA – Sono 162 i migranti sbarcati questa mattina al porto di Civitavecchia dalla Geo Barents, nave Ong battente bandiera norvegese gestita da Medici senza frontiere. Ad accoglierli sul molo, per la presa in carico, è stato il personale dell’Usmaf, dell‘Asl Rm4, della Croce Rossa e della Protezione civile.

I migranti, provenienti da Siria, Sudan del nord e del sud, Bangladesh, Senegal, Eritrea, Gambia, Nigeria ed Etiopia, sono stati salvati a largo delle coste libiche con due interventi entrambi da 81 persone. Ora saranno accompagnati nei centri di accoglienza di Lazio, Molise, Basilicata e Marche. Presenti 31 minori di cui 27 non accompagnati e anche una famiglia intera, con genitori e figli.

Il video degli sbarchi a Civitavecchia

“Con quello di oggi siamo all’ottavo sbarco a Civitavecchia da quando questo è stato ufficializzato come porto sicuro- ha spiegato Simona Ursino, direttore sanitario aziendale ASL Rm4– Ormai abbiamo meccanismi di collaborazione rodati con Usmaf, Croce Rossa e Protezione civile oltre alla Capitaneria di porto, all’Autorità portuale e alle forze dell’ordine. Per quanto riguarda lo sbarco di oggi posso dire che abbiamo avuto un primo resoconto delle visite effettuate a bordo e sono state riscontrate alcune criticità, come ferite infette e alcune patologie pregresse. Ci preoccupano soprattutto i traumi psicologici e quelli fisici subiti da queste persone”.


“Per queste criticità- ha aggiunto Ursino- abbiamo attivato i reparti e il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia. I nostri medici sanno che i pazienti che devono essere attenzionati sono stati identificati con un braccialetto blu”.

A spiegare il meccanismo di accoglienza è stato poi Fabio Petracchioli, coordinatore del pronto soccorso del San Paolo di Civitavecchia. “A bordo della nave- ha spiegato- avviene un primo screening da parte della sanità marittima. I migranti vengono tutti controllati e vengono effettuati anche i test covid. Poi avviene lo sbarco vero e proprio e noi dell’Asl Rm4 abbiamo allestito tre postazioni medico infermieristiche di cui una per le donne e una per i minori. Una volta fatti gli accertamenti le persone vengono infine accompagnate verso la Polizia di frontiera”.

Per questo sbarco, per la prima volta, è stato messo a disposizone dei migranti un telefono con un hot spot per permettere loro di chiamare casa. Inoltre è stato attivato un servizio di ricongiungimento familiare per facilitare i contatti con i parenti già in Italia”. Il primo sbarco a Civitavecchia è avvenuto a febbraio 23.

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