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Presunta “appaltopoli” nelle gare pubbliche: 9 indagati a Bibbiano e in val d’Enza

Sotto la lente della Guardia di Finanza due gare del valore di quasi 3 milioni

Pubblicato:14-10-2022 16:41
Ultimo aggiornamento:14-10-2022 16:41

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Reggio Emilia- Una nuova inchiesta giudiziaria scuote Bibbiano e la val d’Enza, dopo il caso “Angeli e demoni” sui presunti affidi illeciti di minori. Gli uomini della Guardia di Finanza del comando di Reggio Emilia hanno perquisito ieri gli uffici del municipio e della sede dell’Unione dei Comuni (nella frazione di Barco), notificando 9 avvisi di garanzia ad altrettanti funzionari e amministratori dei due enti. Turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente sono le ipotesi di reato per le quali si procede, con riferimento in particolare a due importanti appalti aggiudicati nelle scorse settimane.

Nello specifico il primo bando di gara incriminato è quello pubblicato lo scorso mese di giugno per l’affidamento (avvenuto il 23 settembre) del servizio di gestione completa dell’iter delle sanzioni amministrative relative alle attività di Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza (corpo a sua volta coinvolto in un altro procedimento). Il valore è di circa 300.000 euro.
Il secondo bando, diviso in cinque lotti e pubblicato ad agosto, è invece relativo all’affidamento in concessione triennale dgli impianti sportivi del Comune di Bibbiano. Il valore della gara, aggiudicata lo scorso 27 settembre, è di circa 2,5 milioni. L’operazione di ieri scaturisce da un’altra eseguita lo scorso 29 settembre, nel corso della quale erano emerse alcune irregolarità. Nel primo bando, in particolare, alcuni dipendenti che avevano contribuito a redigerlo erano presenti anche nella commissione giudicatrice delle offerte. Nel secondo bando le Fiamme Gialle rilevano invece alcune discrasie tra la data di scadenza della procedura e l’apparente immotivato provvedimento di proroga della stazione appaltante.


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