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ROMA – Oltre il 72% degli elettori tunisini ha scelto il giurista Kais Saied come presidente della Repubblica per i prossimi cinque anni. Il dato proviene dai sondaggi di Sigma Conseil e Emrhod, mentre si attendono a breve i risultati ufficiali. “Faremo scudo contro il vecchio sistema” ha scandito il neo-eletto ieri sera, parlando di “seconda rivoluzione” tunisina in perfetto arabo classico e con lo stile freddo e sobrio che gli è valso il nomignolo di “Robocop“.
“Speriamo di costruire nuove relazioni con i popoli e le nazioni, basate sui valori” ha proseguito Saied, evocando la questione palestinese davanti ai suoi sostenitori, nella sede della sua campagna elettorale, a Tunisi. Migliaia di persone, nella notte, hanno festeggiato sull’avenue Bourguiba, principale arteria della capitale e tradizionale luogo di incontro per i manifestanti di tutti gli schieramenti. Classe 1958, esperto di diritto costituzionale, Kais Saied ha convinto una parte dell’elettorato più giovane e recuperato voti dalle frange astensioniste presentandosi come un candidato “anti-sistema”. Allo stesso tempo, le sue posizioni ultra-conservatrici su temi come pena di morte, uguaglianza di genere e depenalizzazione dell’omosessualità gli sono valse le simpatie di ex-elettori del partito islamista Ennadha.
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