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Il neo-presidente di Ance Roma: “Governo aggiorni le tariffe o cantieri Pnrr a rischio”

Antonio Ciucci, eletto presidente dei costruttori romani, illustra gli obiettivi che intende perseguire nei quattro anni alla guida dell'associazione. E chiede centralità all'amministrazione comunale

Pubblicato:14-04-2022 15:42
Ultimo aggiornamento:14-04-2022 18:55

antonio ciucci ance roma
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ROMA – “Il tema fondamentale è riposizionare l’associazione, che deve essere uno strumento per gli associati ma anche per Roma Capitale. Noi vogliamo giocare un ruolo primario propositivo nei confronti dell’amministrazione“. Il neo-presidente di Ance Roma-Acer, Antonio Ciucci, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire ha illustrato gli obiettivi che intende perseguire nei prossimi quattro anni alla guida dei costruttori romani.

“CHIEDIAMO CENTRALITÀ, PROPOSITIVI CON IL CAMPIDOGLIO”

Cinquantadue anni, presidente e amministratore delegato di Ircop Spa (rilevante realtà imprenditoriale italiana nel settore delle grandi opere viarie, ferroviarie, edilizia pubblica e privata), Ciucci ritiene che i costruttori romani possano “dare tanto, non solo in termini produttivi attraverso le nostre aziende ma anche con soluzioni fattive ai tanti problemi accumulati e quelli che ci saranno”. Per riuscirci “chiediamo centralità – ha aggiunto Ciucci – Siamo portatori di interessi ma anche di soluzioni e proposte che possano risolvere atavici problemi. Abbiamo grandissime sfide davanti a noi: il Pnrr, il Giubileo e speriamo l’Expo. Vogliamo affrontarle al tavolo con le istituzioni per fare le nostre proposte”.

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L’AGGIORNAMENTO DEI TARIFFARI

Un aggiornamento immediato dei tariffari oppure saranno a rischio sia i cantieri in corso sia le opere previste dal Pnrr. È l’appello che il neo presidente di Ance Roma-Acer, Antonio Ciucci, ha lanciato al Governo nel corso di un’intervista all’agenzia Dire. “Il tema del caro materiali è cruciale – ha spiegato – Dalla fine del 2020 è partito questo aumento vertiginoso dei prezzi con l’acciaio, poi si è esteso ad altre materie prime e alla fine è arrivato anche il conflitto in Ucraina. Ad oggi è impossibile portare a termine le opere, perché i nostri contratti hanno prezzi fissi e non hanno formule revisionali”.

Le misure messe in campo finora dal Governo non sono risultate adeguate per la risoluzione del problema, secondo il presidente dei costruttori romani: “Ha provato a fare provvedimenti straordinari che ahimé non sono per formulazione sufficienti – ha continuato Ciucci – I soldi arrivano troppo in ritardo rispetto alla richiesta“. Per questo, “noi chiediamo un aggiornamento dei tariffari e una formula revisionale moderna ed europea che possa muovere gli indici e quindi spostare in più o in meno l’importo dei lavori. Questo ci serve subito, perché purtroppo il tempo è scaduto. Rischiamo di fermare tutti i cantieri in corso e di non fare quelli del Pnrr. Non ce lo possiamo permettere”.

“DEVOLUZIONE POTERI DALLA REGIONE SIA VELOCE”

“Roma Capitale ha bisogno di nuovi strumenti e la devoluzione dei poteri dalla Regione è essenziale”, ha spiegato il neo-presidente di Ance Roma-Acer, Antonio Ciucci, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire. “Volere è potere, se la cosa si vuole si fa – ha spiegato Ciucci – La legge su Roma Capitale è stata fatta e mai attuata. Siamo arrivati alla fine dei giorni, non abbiamo più tempo per aspettare e qualsiasi percorso la politica voglia mettere in campo per arrivare a questa devoluzione lo deve fare velocemente”.

Anche perché “abbiamo di fronte un’amministrazione che purtroppo negli anni ha disgregato la sua efficienza, gli uffici si sono impoveriti quantitativamente e qualitativamente. Questa è obiettivamente la situazione odierna – ha aggiunto il presidente dei costruttori romani – Ecco perché l’associazione può essere un punto di riferimento anche per sopperire a queste inefficienze. Bisogna sicuramente fare di più e chiediamo di potere essere al tavolo”.

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