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Casellati presenta la VIG: “Leggi italiane dovranno tenere conto degli effetti sui giovani”

Presentata questa mattina alla Luiss con il professor Luciano Monti, docente di Politiche dell’Unione Europea alla Luiss, e il Direttore della Luiss School of Government, Giovanni Orsina.

Pubblicato:13-03-2024 18:27
Ultimo aggiornamento:13-03-2024 18:27

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ROMA – La ministra per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha presentato questa mattina all’Università Luiss di Roma la Valutazione di Impatto Generazionale delle leggi, la cosiddetta VIG‘: “uno strumento che permetterà ai nostri governi di non avere più lo sguardo puntato soltanto sul breve termine e di promuovere l’equità intergenerazionale. La valutazione di Impatto Generazionale delle leggi può essere infatti l’arma più idonea per una prima difesa delle generazioni a venire. Con essa viene imposto un momento di valutazione ex ante dei progetti di legge governativi e del loro impatto sul futuro”.

Casellati ha poi ricordato che uno strumento simile è già previsto in Austria e Germania, ma “In Italia, la sua introduzione costituirà una vera e propria forma di attuazione costituzionale: si tratta, infatti, di un meccanismo procedurale per la tutela delle generazioni future, in attuazione degli articoli 9 e 97 della Costituzione”. “È un‘innovazione di portata straordinaria per il nostro Paese perché, per la prima volta nella storia della nostra democrazia, darà a voi giovani la possibilità di poter orientare le strategie pubbliche ed economiche verso un futuro sostenibile”, ha sottolineato Casellati rivolgendosi agli studenti LUISS.

VIG, prevede una vera e propria riforma degli attuali processi legislativi. Una volta attuata, le leggi italiane dovranno tenere conto degli effetti ambientali, sociali o economici ricadenti sui giovani e sulle generazioni future. “La Valutazione d’impatto generazionale delle leggi rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana. Uno strumento che prova a dare una risposta concreta e spero risolutiva all’emergente divario generazionale che colpisce i nostri giovani italiani”, spiega il professor Luciano Monti, docente di Politiche dell’Unione Europea alla Luiss, che ha introdotto la lectio magistralis dopo i saluti del Direttore della Luiss School of Government, Giovanni Orsina.


Per Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, “l’introduzione della valutazione d’impatto generazionale in Italia può essere una novità importante. Le vulnerabilità strutturali del contesto in cui i giovani si trovano a lottare per la propria emancipazione, rendono necessario questo strumento per recuperare anche la fiducia nel futuro. L’ascolto l’attenzione verso i bisogni giovanili è un proprio il primo necessario passo per riacquisirla e per ricostruire fiducia delle giovani generazioni anche nei confronti delle Istituzioni”.

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