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Sport, roadmap del Forum Ambrosetti: “Target del 78% della popolazione attiva entro il 2050”

Osservatorio Valore sport: "La diffusione dell'attività sportiva crea valore per il Paese"

Pubblicato:13-02-2024 15:46
Ultimo aggiornamento:13-02-2024 15:46
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Forum Ambrosetti
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ROMA – “Rendere l’Italia, entro il 2050, uno dei Paesi con il più alto livello di attività fisica e tasso di partecipazione sportiva della popolazione, garantendone e favorendone l’accesso a tutti i livelli in modo omogeneo e inclusivo”. Questa la visione per il futuro elaborata dall’Osservatorio Valore Sport e presentata nel corso della due giorni allo stadio Olimpico a Roma nel ‘Secondo Forum dell’Osservatorio Valore sport – La diffusione dell’attività sportiva crea valore per il Paese’, organizzato da The European House Ambrosetti. La visione fa parte di una roadmap da qui al 2050 che si pone obiettivi precisi: dimezzare la quota attuale di sedentari e raggiungere il 78% di popolazione attiva; triplicare la quota attuale di bambini attivi; incrementare il numero di impianti sportivi pro-capite del 30% fino a raggiungere la media dei Paesi europei e dotare tutte le scuole di una palestra (oggi 6 edifici scolastici su 10 ne sono sprovvisti); ammodernare/riqualificare il 5% all’anno della dotazione impiantistica sportiva attuale (compresa quella scolastica). Presenti al convegno il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi; il presidente del Coni, Giovanni Malagò; il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma; l’amministratore delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris; il presidente del Cip, Luca Pancalli; il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Beniamino Quintieri, e rappresentanti del ministero della Salute e di quello delle Imprese e del Made in Italy.

Italia al quarto posto tra i Paesi Ocse più sedentari per gli adulti e primo per i bambini

Il forum ha confermato dati allarmanti per l’Italia, come quello che ci pone al quarto posto fra i Paesi Ocse più sedentari tra gli adulti (secondo le linee guida dell’Oms sui livelli minimi di attività fisica raccomandata, pari a 150 minuti settimanali) e al primo posto tra i bambini (livelli minimi di 60 minuti al giorno). Secondo il modello di stima elaborato dall’Osservatorio Valore Sport, il costo sanitario della sedentarietà in Italia è pari a 4,5 miliardi di euro nel 2022 (di cui il 64% sono costi diretti), con un’incidenza sul totale della spesa sanitaria del Paese pari al 2,2%. Secondo quanto elaborato dall’Osservatorio Valore Sport, “il raggiungimento dei target della roadmap porterebbe una serie di vantaggi significativi- ha sottolineato durante il forum Valerio De Molli, managing partner e Ceo di Teha- Innanzitutto si potrebbero evitare 56 miliardi di euro di spesa sanitaria nel periodo 2023-2050 grazie al dimezzamento dei sedentari e alla riduzione del peso delle patologie croniche associate alla scarsa attività fisica. Se queste risorse venissero reinvestite in prevenzione, il valore salirebbe a 163 miliardi di euro di costi evitati”. Non solo, però, “perché ci sarebbero anche 133 miliardi di euro di Pil cumulato in più fornito dalla crescita della filiera estesa dello sport nel periodo, oltre a 175.000 posti di lavoro in più”.


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