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Striscione di Casapound contro i partigiani a Bari, Anpi: “I fascisti del terzo millennio ne risponderanno in tribunale”

È quanto annuncia con un post su Facebook la sezione barese dell’associazione nazionale partigiani dopo quanto accaduto e su cui indagano gli agenti della Digos

Pubblicato:13-02-2020 15:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:59
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BARI – “Continua la vergognosa strumentalizzazione della tragedia delle foibe da parte dei neofascisti comunque camuffati, in uno con gli attacchi all’Anpi. Da stamane, sul parapetto del cavalcavia di corso Cavour fa mostra uno striscione di CasaPound in cui si accusa l’Associazione dei partigiani di prendere soldi per, o nonostante, le sue posizioni negazioniste.

L’Anpi di Bari ha già sporto denuncia per diffamazione anche di questa infamante menzogna, oltre che dell’aggressione di via Eritrea, i “fascisti del terzo millennio” dovranno rispondere in tribunale”. È quanto annuncia con un post su Facebook la sezione barese dell’associazione nazionale partigiani dopo quanto accaduto in corso Cavour oggi e su cui indagano gli agenti della Digos.

L’Associazione – si legge – ha più volte espresso la sua ferma condanna delle stragi perpetrate ai confini orientali nel secondo dopoguerra. E non ha certo bisogno di fornire prove della sua assoluta fedeltà ai valori della democrazia, della pace, della fratellanza fra i popoli”. E “la volgare campagna denigratoria di cui è fatta bersaglio”, dimostrerebbe proprio “che l’Anpi rappresenta un sicuro baluardo contro le tentazioni reazionarie e ci sprona a moltiplicare il nostro impegno contro i predicatori di odio e gli apologeti della violenza, a difesa – conclude il post – dei principi della Costituzione repubblicana e antifascista”.


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