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Tg Politico Parlamentare, edizione del 13 gennaio 2023

Si parla di sciopero dei benzinai congelato; del processo Open Arms; di produzione industriale in calo; di sostegno all'editoria

Pubblicato:13-01-2023 18:30
Ultimo aggiornamento:13-01-2023 18:30
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Tg Politico Parlamentare
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BENZINAI CONGELANO SCIOPERO DOPO INCONTRO CON GOVERNO

Sciopero dei benzinai congelato. E’ questo l’esito dell’incontro a palazzo Chigi tra il governo e i sindacati dei distributori di carburante. “Apprezziamo il chiarimento avuto- dicono i rappresentanti dei benzinai- è stata ripristinata una verità inequivocabile”, ovvero che “i gestori non hanno alcuna responsabilità per l’aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato”. Sull’agitazione proclamata per il 25 e 26 gennaio decideranno dopo la pubblicazione del decreto sulla trasparenza dei prezzi. Inoltre, martedì prossimo partirà un tavolo tecnico con il settore. “Un percorso- spiegano i sindacati- che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese”. Il governo, intanto, proroga a tutto il 2023 il bonus benzina di 200 euro per i lavoratori dipendenti.


PROCESSO OPEN ARMS, CONTE SMENTISCE SALVINI

È ripreso a Palermo il processo ‘Open Arms’. L’imputato è il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio quando nel 2019, da ministro dell’Interno, impedì per diversi giorni lo sbarco della nave della ong spagnola con 147 migranti a bordo. Al banco dei testimoni hanno sfilato l’ex premier e leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’ex titolare degli Interni Luciana Lamorgese. “Rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso l’Italia e i suoi confini”, ha detto Salvini. “Mai sentito di terroristi a bordo – ha testimoniato Conte, smentendo il leader della Lega – eravamo in disaccordo sui migranti, il clima era incandescente, voleva farmi apparire debole”. Di Maio ha ricordato che le scelte di Salvini “erano fatte per ottenere consenso”. Lamorgese, che al Viminale sostituì proprio il segretario leghista, ha sottolineato il cambio di politica col suo predecessore: “Noi abbiamo messo sempre in primo piano il salvataggio delle persone”.

ISTAT: ANCORA IN CALO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE

Ancora un calo per la produzione industriale. A novembre 2022 l’indice segna -0,3% rispetto ad ottobre. Su base annua il calo è ancora maggiore. Complessivamente il dato scende del 3,7%. Seconco l’Istat la flessione più marcata si registra per l’energia, che nel confronto mensile segna -4,5 e nel confronto annuo -16,2%. Davanti a questi dati i consumatori lanciano l’allarme. Secondo il Codacons, inflazione e caro-bollette “continuano ad affossare l’industria italiana”. A parere dell’Unione nazionale consumatori “si profila lo spettro della recessione”. Nella sua nota sull’andamento dell’economia relativa ai mesi di novembre e dicembre 2022, inoltre, l’Istat segnala che “l’incertezza, legata alle prospettive di crescita in rallentamento” per quest’anno, “rende cauti consumatori e imprese che producono beni di consumo e che si aspettano una riduzione dei prezzi”.

BARACHINI: “DOVEROSO SOSTENERE E FINANZIARE L’EDITORIA

“Nella visione del nuovo governo il sostegno e il finanziamento pubblico all’editoria è doveroso”. A ribadirlo è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’editoria, Alberto Barachini, intervenuto all’università Luiss per il Graduation Day di un master in ‘Comunicazione e marketing politico ed istituzionale’ e l’inaugurazione dell’edizione dell’anno 2023. Il sostegno però, ricorda il sottosegretario, “deve essere ancorato a un rigore reciproco e all’impegno di chi opera nel mondo dell’informazione”. Secondo Barachini “bisogna fare un passo in avanti nell’informazione di qualità perché se si lavora per sostenere l’editoria bisogna normare alcune procedure”. E’ il caso delle agenzie di stampa, in cui i criteri del bando sono fermi al 2017 e sui cui, assicura il sottosegretario, “ci sarà assolutamente una riforma”.

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