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“Perchè il Veneto non ha aiutato la Lombardia con i malati di coronavirus?”

Lo chiedono i consiglieri regionali del Partito Democratico Veneto

Pubblicato:12-05-2020 14:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:18

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VENEZIA – Come mai “decine di pazienti lombardi” affetti da coronavirus sono stati trasferiti e “ricoverati in Toscana, Puglia, Sicilia e perfino in Germania”, ma non in Veneto? Lo chiedono i consiglieri regionali del Partito democratico Stefano Fracasso, Graziano Azzalin, Anna Maria Bigon, Bruno Pigozzo, Claudio Sinigaglia, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, scettici rispetto al fatto che il Veneto abbia “fatto il possibile per aiutare le Regioni in maggiore difficolta’, in particolare la Lombardia, mettendo a disposizione posti letto nelle terapie intensive per fronteggiare l’emergenza covid 19”.

A parlare, sostengono i dem, devono essere “i numeri, i dati, giorno per giorno, sull’occupazione dei posti letto di terapia intensiva”. Perche’ “fortunatamente il tasso di saturazione e’ sempre stato lontano”, visto che “secondo i dati della piattaforma Prosafe, a meta’ marzo, su 1.708 contagiati covid ammessi in 92 reparti di terapia intensiva ben il 38,4% si trovava in Lombardia, contro il 3,5% del Veneto. Eppure dal 24 marzo al 3 aprile non risulta che la centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario Cross abbia smistato in Veneto una parte dei 116 pazienti covid lombardi, trasferiti invece altrove”, concludono i democratici citando le poche eccezioni, come i 16 pazienti ricoverati a Peschiera sul Garda, provincia di Verona.


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