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Ponte a Niccheri apre il primo ambulatorio per avere risposte e consigli sul biotestamento

Da qualche giorno è attivo in via sperimentale il servizio per la raccolta delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat o testamento biologico) e la stesura dei piani condivisi di cura (Pcc)

Pubblicato:12-04-2021 11:37
Ultimo aggiornamento:12-04-2021 11:37
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FIRENZE – Come fare e depositare il testamento biologico? Quali cure future scegliere in caso di malattia? All’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri c’è il primo ambulatorio fiorentino dove i cittadini e i pazienti possono rivolgersi per avere risposte e consigli per esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari: da qualche giorno è attivo in via sperimentale il servizio per la raccolta delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat o testamento biologico) e la stesura dei piani condivisi di cura (Pcc): è formato da un team multiprofessionale e multidisciplinare, composto da uno psicologo clinico esperto in bioetica, un nefrologo esperto in bioetica e problematiche di fine vita, un palliativista e un infermiere, più eventuali altre figure professionali, mediche e non mediche.

Il servizio, il primo dell’Asl Toscana Centro, è accolto con plauso dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Firenze. “La nostra commissione etica si è attivata per sensibilizzare la popolazione a dare le loro disposizioni anticipate di trattamento e a fare i piani condivisi di cura, e questo ambulatorio è il primo frutto di quell’intenso lavoro” commenta Pietro Dattolo, presidente dell’ordine. “È un traguardo importante dal punto di vista etico e deontologico”.

L’ambulatorio è aperto attualmente una volta al mese, il venerdì mattina, dalle 9 alle 12 (si può prenotare via email all’indirizzo emailpianificazionecurenefrologia.sma@uslcentro.toscana, ma l’idea è di estendere progressivamente l’apertura. Il primo giorno ci sono stati quattro utenti (gli appuntamenti durano circa un’ora): uno per depositare il testamento biologico, tre per fare piani condivisi di cura.


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