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A Bologna l’Alma Mater organizza un grande corteo per Zaky

Un grande corteo per le vie della città, per chiedere a gran voce la liberazione di Patrick Zaky. Lo annuncia il rettore Francesco Ubertini

Pubblicato:12-02-2020 15:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:59

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BOLOGNA – L’Alma Mater di Bologna organizzerà per la prossima settimana un grande corteo per le vie della città, per chiedere a gran voce la liberazione di Patrick Zaky, lo studente egiziano arrestato a Il Cairo nei giorni scorsi. La manifestazione, proposta dal Consiglio degli studenti, si terrà comunque prima del 22 febbraio, giorno in cui dovrebbe scadere il fermo per Zaky.

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L’iniziativa ha subito incassato il via libera oggi nel corso di una riunione del Senato accademico dell’Ateneo felsineo, allargato anche al Cda, alla consulta del personale tecnico-amministrativo, ai direttori di Dipartimento, ai presidenti di Campus e agli stessi rappresentanti degli studenti. Ad annunciarlo è il rettore Francesco Ubertini, al termine dell’incontro, insieme alla presidente del Consiglio studentesco, Anna Zanoli.


“L’idea è organizzare verso la metà della prossima settimana, in ogni caso prima del 22, un corteo che parta dal Rettorato– spiega Zanoli- per dare l’immagine dell’università che esce, manifesta e fa sentire la propria voce“. La manifestazione dovrebbe poi proseguire per le vie di Bologna e terminare in piazza Maggiore, sotto lo striscione di Amnesty.

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“L’idea è di coinvolgere tutta la comunità studentesca e tutti coloro che vogliono esprimere solidarietà”, spiega ancora Zanoli. Anche per questo “ne parleremo col sindaco- aggiunge Ubertini, che assicura la sua presenza al corteo- questa proposta vuole coinvolgere tutta la cittadinanza e vorremmo che fosse ripresa anche in altre città, italiane ed europee, magari promossa dalle università che abbiamo contattato in questi giorni”.

Al corteo si aggiungeranno poi altre iniziative che l’Ateneo sta portando avanti e che saranno annunciate nei prossimi giorni, tutte con l’obiettivo di “dare visibilità e tenere alta l’attenzione italiana e internazionale” sulla vicenda di Zaky, sottolinea il rettore dell’Alma Mater.

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