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A Bologna pentolata per Zaky: “Facciamo rumore”

Bologna non si ferma e, per la terza volta, continua a mobilitarsi per mantenere viva l'attenzione sul caso dell'attivista egiziano arrestato la settimana scorsa al suo arrivo al Cairo

Pubblicato:12-02-2020 11:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:59
Autore:

regeni zaki
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BOLOGNA – Pentole e mestoli per farsi sentire il più possibile e “gridare a gran voce che Patrick Zaki dev’essere liberato subito“. Bologna non si ferma e, per la terza volta, continua a mobilitarsi per mantenere viva l’attenzione sul caso dell’attivista egiziano e, da settembre, studente dell’Università di Bologna, arrestato tra la notte di giovedì e venerdì a Il Cairo.

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L’appuntamento, organizzato da Amnesty Bologna e la pagina Facebook ‘Patrick libero’, è per oggi pomeriggio, dalle 18.30 in piazza Nettuno. Il sit-in, replica di quelli di domenica e lunedì sera, ha tre obiettivi principali. Prima di tutto, che Zaky venga subito rilasciato dalle autorità egiziane e che siano fatte cadere tutte le accuse a suo carico; che il governo egiziano non perseguiti la sua famiglia in futuro e che Zaky possa continuare i suoi studi a Bologna, dove ha vinto una borsa di studio di due anni per seguire il master Gemma in studi di genere. Infine, Amnesty chiede l’apertura di un’indagine trasparente e con una supervisione a livello internazionale sulle circostanze del suo arresto e sulle torture subite.

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Stasera, ancora una volta, “è importante farci sentire, quindi vi incoraggiamo a portare pentole e mestoli da sbattere in stile cacerolazo“, scrivono gli organizzatori sull’evento Facebook che, pubblicato solo ieri sera, ora conta 250 persone ‘interessate’ a partecipare.

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