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Roma restituisce Picasso alla Russia, ‘Giovane donna’ torna in anticipo all’Ermitage

Il pubblico avrà ancora fino al 29 marzo 2022 per ammirare il capolavoro cubista del 1909

Pubblicato:11-03-2022 10:09
Ultimo aggiornamento:11-03-2022 10:29
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ROMA – Il conflitto tra Russia e Ucraina continua ad avere i suoi effetti anche sul mondo dell’arte. Mosca ha risposto all’imponenti sanzioni dell’occidente richiedendo indietro le opere prestate dall’Ermitage di San Pietroburgo a Milano e Roma, ma anche a Parigi, secondo quanto riferito ieri dal primo cittadino meneghino, Beppe Sala. Così il dipinto ‘Giovane donna’ di Pablo Picasso, in mostra a Roma, tornerà in Russia in anticipo rispetto al previsto. Il pubblico avrà ancora fino al 29 marzo 2022 per ammirare il capolavoro cubista del 1909, presentato per la prima volta in Italia grazie al mecenatismo culturale della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti presso gli spazi espositivi di rhinoceros gallery all’interno di Palazzo rhinoceros in via del Velabro 9A a Roma.

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“La Fondazione Alda Fendi – Esperimenti ha ricevuto la richiesta dalla Russia di restituire l’opera”, rende noto la presidente Alda Fendi unitamente al direttore artistico Raffaele Curi, “consentendo nel frattempo al pubblico di visitare la ‘Giovane donna’ di Picasso ancora per venti giorni”.


Proveniente dalla collezione di Sergej Ščukin, il dipinto di Picasso è un ritratto della modella Fernande Olivier, per quasi otto anni amante del pittore, costruito secondo i dettami del cubismo analitico.

LA MOSTRA MULTIMEDIALE CONTINUA FINO AL 15 MAGGIO

La restituzione del dipinto non fa chiudere però la mostra che si è inaugurata il 15 febbraio, allestita all’interno del polo culturale affacciato sull’Arco di Giano e progettato da Jean Nouvel, cuore delle sperimentazioni artistiche e culturali della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti. Il percorso espositivo continua infatti a proporre, fino al 15 maggio, con ingresso libero, un’ampia mappa esperienziale costruita da Raffaele Curi, artefice della linea artistica della fondazione, intorno alla figura di Pablo Picasso, tra accenti spagnoli e le suggestioni parigine di inizio Novecento, con un approccio immersivo e multimediale. Attraverso i vari ambienti e i diversi livelli espositivi della rhinoceros gallery, il visitatore viene condotto lungo un percorso allestitivo capace di mescolare musica, danza (dal Ballet Nacional de España al balletto Parade di Erik Satie) e memorie fotografiche della vita del pittore, con un focus dedicato al rapporto tra l’artista spagnolo e l’attore italiano Raf Vallone, che presenta rare fotografie provenienti dall’archivio del figlio Saverio Vallone.

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