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VIDEO | Aziende al femminile: il welfare di Nuna Lie

SPECIALE DONNE AL COMANDO | L'Italia perde posizioni nelle classifiche globali, eppure anche da noi esistono aziende che promuovono politiche di lavoro innovative e puntano sulla valorizzazione della donna

Pubblicato:11-03-2020 08:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:07
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https://youtu.be/zqrrQgtu1NQ

di Fabrizia Ferrazzoli

ROMA – È di pochi mesi fa la pubblicazione del Global Gender Gap Report 2020 che inserisce il nostro Paese come fanalino di coda in merito alle opportunità legate all’occupazione femminile. L’Italia perde posizioni nelle classifiche globali che evidenziano il gap occupazionale tra uomini e donne: eppure anche da noi esistono aziende che promuovono politiche di lavoro innovative e puntano sulla valorizzazione della donna. Ne abbiamo parlato negli studi della Dire con Maria Giovanna Modoni, responsabile Risorse Umane di Nuna Lie. Un’azienda attiva da circa quindici anni nel settore moda con 340 dipendenti, di cui il 95% donne. Un brand in crescita che punta su un modello di welfare virtuoso e diverso. Politiche concrete che puntano al benessere di chi lavora attraverso l’attivazione di bonus che si possono riscuotere come buoni benzina o buoni spesa, buoni cultura, crediti da spendere su piattaforme e-commerce, convenzioni con asili nido.


“Un’idea che ha conquistato tutti- ha commentato Modoni- e che si replicherà nei prossimi anni diventando un’opportunità per i nostri dipendenti”. Perché le opportunità non sono solo le facilitazioni e i bonus, ma soprattutto sono le occasioni di crescita che un’azienda offre. “Iniziare da livelli più bassi per poi fare una crescita interna- ha spiegato infatti la responsabile Risorse Umane di Nuna Lie- è una forte volontà della nostra realtà. Preferiamo formare il personale secondo il nostro modello e investire in un percorso di professionalizzazione”. Lo smart working, in questi giorni prerogativa fondamentale per l’operatività delle attività italiane, rientra nelle politiche organizzative dell’azienda già da tempo. Un ‘caso’ felice quello di Nuna Lie nel mondo del lavoro italiano e un modello da conoscere che, al momento, ricorda per impostazioni e opportunità le politiche più virtuose del Nord Europa.

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