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Il ministero della Transizione ecologica? Lo propose il Wwf nel 2018

L'idea dell'organizzazione a tutela dell'ambiente fu oggetto di una petizione che trovò pressoché tutti i partiti d'accordo: Forza Italia, Insieme, Lega, Liberi e Uguali, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico

Pubblicato:11-02-2021 08:57
Ultimo aggiornamento:11-02-2021 08:57

DONATELLA BIANCHI
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ROMA – Il ministero della Transizione ecologica? Beppe Grillo ne ha fatto il punto chiave dell’eventuale partecipazione e sostegno del M5S al nascente – se sarà – governo guidato da Mario Draghi, condizione necessaria per fare bere l’amaro calice agli agitati sostenitori del movimento, poco inclini a trovarsi in maggioranza con Berlusconi e Salvini. Ma l’idea fu lanciata già in occasione delle politiche del 2018 dal Wwf, che ne fece oggetto di una petizione e trovò pressoché tutti i partiti d’accordo: Forza Italia, Insieme, Lega, Liberi e Uguali, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico.

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“Chiediamo nei primi 100 giorni di Governo l’avvio di una riforma del ministero dell’Ambiente”, scriveva il Wwf, “l’Italia ha bisogno di un ministero dell’Ecologia e della Sostenibilità che guidi quel processo di Transizione che ci indica il mondo scientifico, l’ONU e l’UE”. Un ministero “con delle forti competenze in campo ambientale, che sia in grado di determinare strategie valide per la sostenibilità dello sviluppo” e che “sappia agire con autorevolezza e concretezza sulle politiche internazionali europee e mondiali indirizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione per accelerare la conversione ecologica italiana”. Un ministero, scriveva l’associazione del Panda, “a cui siano assegnate risorse adeguate e personale sempre più specializzato, superando la storica debolezza strutturale ed economico in cui è stato sinora tenuto per assicurare il benessere dei cittadini e un futuro al nostro Capitale naturale”.

LE PRIORITÀ DEL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Dalle politiche climatiche a quelle energetiche, dalla lotta all’inquinamento al contrasto dei reati ambientali, dalla salute all’innovazione, dalla valorizzazione del patrimonio naturale alla gestione dei Parchi nazionali: questi i temi che avrebbero dovuto impegnare il dicastero immaginato, perché “per affrontare le nuove sfide che l’attendono l’Italia ha bisogno di un Ministero autorevole, moderno e al passo con i tempi”. E Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia, colei che ieri dopo le consultazioni con Mario Draghi ha diffuso la notizia del costituendo ministero della Transizione ecologica scriveva: “I grandi cambiamenti in atto richiedono un impegno concreto del prossimo Governo per la trasformazione dell’attuale Ministero dell’Ambiente in un ministero dell’Ecologia e della Sostenibilità, più innovativo e moderno, con adeguate dotazioni finanziarie e personale specializzato”

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