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L’acqua di cocco come antidoto ai crampi e ‘cura’ per la pelle: ecco i benefici

L'acqua di cocco come bevanda salutare a 360 gradi: non solo un toccasana per la pelle e una sostanza idratante quando è caldo, ma anche un buon integratore per chi fa sport. Tanto che il nutrizionista Andrea Cioffi ora la utilizza in serie A

Pubblicato:10-11-2023 18:23
Ultimo aggiornamento:10-11-2023 18:32
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acqua di cocco
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ROMA – Arriva direttamente dai Tropici un integratore naturale: l’acqua di cocco. Estratta dal tenero cocco fresco, ricca di sali minerali come potassio, magnesio, calcio e fosforo. Ora la usano anche in serie A. Il nutrizionista Andrea Cioffi ha lavorato per quattro anni con la Salernitana: dal secondo posto in serie B con promozione, fino alla permanenza in serie A nei due ultimi campionati. Ha curato l’alimentazione dei calciatori e nel menù ha inserito l’acqua di cocco prodotta e distribuita da Ococo. La storia la racconta l’azienda italiana.

Dottor Andrea Cioffi, parliamo di quando ha testato l’acqua di cocco sugli atleti della U.S. della Salernitana.

“Per quattro anni sono stato il nutrizionista della U.S. Salernitana 1919, squadra di calcio del campionato italiano di Serie A. Nel 2022 ad aprile, le giornate iniziavano ad essere più calde e durante le partite, accadeva che dopo il 70’ minuto di gioco, alcuni calciatori (mediamente due o tre) avvertivano i crampi. Abbiamo affrontato l’argomento con l’allenatore Davide Nicola e con lo staff medico della società. Ho proposto di introdurre l’acqua di cocco a disposizione dei calciatori durante le giornate di allenamenti, nonché in occasione delle partite. La società è stata disponibile ed ha acquistato i bricks di Ococo. Il calendario in quel periodo proponeva una serie di partite ravvicinate, perché bisognava recuperare alcuni match non disputati in inverno causa Covid-19. Ricordo che la Salernitana doveva giocare 2 partite in 6 giorni ed ancora 3 partite in 10 giorni. Ebbene, nonostante le giornate calde e gli impegni agonistici ravvicinati, non vi furono episodi di crampi fino alla fine della stagione, tranne che per un calciatore in un’unica occasione. Era una partita giocata sotto la pioggia, il campo era pesante e lui ricopriva il ruolo di esterno a tutto campo, che imponeva un grande sacrificio. Insomma, dati alla mano ho potuto constatare che l’acqua di cocco ha la sua efficacia sui calciatori“.


Per curiosità, quale è stato il risultato di quel campionato?

“Era una stagione molto particolare e difficile. A marzo la squadra era in zona retrocessione ed i bookmakers pronosticavano il 7% di possibilità di salvezza. Fortunatamente grazie ad un gran lavoro dell’allenatore e di tutto il gruppo staff e squadra, sono state vinte varie partite ed è stata conquistata la permanenza in serie A. Non è stato certo merito dell’acqua di cocco, non sarebbe giusto dirlo e non mi piace raccontare favole. Ma sicuramente il suo contributo sullo stato di benessere dei calciatori non è mancato. Naturalmente da quel momento i calciatori hanno gradito la fornitura costante di acqua di cocco nel centro sportivo anche per le successive stagioni. E a tutt’oggi, la Salernitana utilizza la bevanda Ococo”.

Ma quale è l’utilità dell’acqua di cocco a supporto dell’attività sportiva?

“L’acqua di cocco è un vero e proprio integratore naturale per chi pratica sport. Gli elettroliti che troviamo in questa bevanda sono infatti coinvolti in importanti processi biochimici. Il sodio è il minerale che viene maggiormente perso durante la sudorazione. Il potassio è un alleato delle funzioni cellulari ed è coinvolto nella contrazione muscolare. Il magnesio è un regolatore dell’omeostasi cellulare, contribuendo allo status di buona idratazione. È presente anche una minima quantità di calcio che è un altro minerale che svolge un ruolo importante durante il meccanismo di contrazione dei muscoli. Infine, l’apporto di glucidi, risulta utile agli atleti nella fase di recupero post work-out. Essendo una bevanda isotonica può essere assunta anche durante l’allenamento o la partita, senza creare scompensi”.

Se qualcuno non conoscesse ancora l’acqua di cocco, ci può spiegare cos’è?

“L’acqua di cocco è una bevanda molto salutare, ricavata direttamente dalle noci di cocco, preferibilmente ancora verdi e quindi ‘giovani’. Infatti il cocco più maturo, di colore marrone, offre una minore disponibilità di liquido che, durante il corso del tempo, viene progressivamente assorbito dalla polpa. Inoltre, il liquido dei cocchi verdi, conserva maggiormente le caratteristiche nutrizionali”.

Quali sono le caratteristiche nutrizionali di questa bevanda?

“È una bevanda dissetante e purificante. Fornisce apporto di minerali quali sodio, potassio, magnesio e calcio. Offre anche un modesto apporto di vitamine del gruppo B, che conferiscono azione antiossidante. L’apporto di glucidi non è eccessivo, ma soprattutto non contiene grassi. È priva di lattosio e di glutine, dunque è adatta anche per i celiaci”.

Che differenza c’è rispetto al latte di cocco?

“Il latte di cocco è ottenuto attraverso la lavorazione della polpa, risultando quindi una bevanda non solo più calorica, ma che presenta anche una discreta quantità di grassi, di cui la maggior parte saturi”.

A chi consiglierebbe l’acqua di cocco?

“È una bevanda che possono bere tutti, adulti e bambini, soprattutto nelle giornate più calde, in virtù del suo potere idratante, che migliora anche la qualità della pelle. È possibile utilizzare l’acqua di cocco anche come ingrediente per la preparazione di sorbetti, granite, frullati o smoothie. È consigliata a chi pratica attività sportiva per contrastare disidratazione e crampi”.

Perché consiglia l’acqua di cocco dell’azienda Ococo?

“Non è stato facile trovare una bevanda 100% naturale, estratta direttamente dalla noce e imbottigliata alla fonte, senza essere addizionata con sostanze artificiali e zuccheri. Quando finalmente abbiamo trovato Ococo ci siamo resi conto che questa bevanda soddisfa tutti questi requisisti fondamentali. Il suo apporto di minerali è nettamente superiore rispetto a quello delle classiche bevande per sportivi maggiormente commercializzate”.

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