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Regione Lazio, la Lega propone il registro dei luoghi di culto provvisori. Il Pd: “Mozione shock, la giunta Rocca si dissoci”

La denuncia della consigliera regionale Eleonora Mattia: "Proposta razzista con cui il centro destra sfrutta la guerra in Medio Oriente"

Pubblicato:09-11-2023 15:46
Ultimo aggiornamento:12-11-2023 12:53
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registro luoghi di culto lazio
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ROMA – “Non c’è limite al peggio: strumentalizzare il drammatico conflitto nella striscia di Gaza per alimentare una nuova campagna di odio e paura, persino entrando nel campo di azione delle Autorità competenti per la prevenzione dell’antiterrorismo. È quello che sta facendo la destra in Regione Lazio: il consigliere regionale della Lega, Tripodi, ha infatti depositato una mozione che impegna il Presidente della Regione, Rocca, e tutta la Giunta regionale all’avvio del censimento sul territorio dei luoghi di culto provvisori, collocati in appartamenti, scantinati e garage, adattati alla funzione di luoghi di preghiera, e per l’istituzione, in collaborazione con le Prefetture, di un registro regionale degli stessi al fine di ogni più efficace azione di tutela dell’ordine pubblico e di pubblica sicurezza. La Giunta Rocca si dissoci subito da questa iniziativa vergognosa”. Lo denuncia la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali alla Pisana.

“Una proposta shock, a dir poco razzista e discriminatoria, con cui il centro destra sfrutta la guerra in Medio Oriente per la propria propaganda politica. Si legge infatti nel provvedimento: ‘non possiamo non considerare il particolare momento storico e l’alta soglia di allerta per il rischio di attentati anche sul territorio laziale che l’attuale conflitto Israelo-palestinese comporta”, spiega Mattia, citando la mozione. “In questo modo il centro destra, anziché contribuire alla Pace, procura un allarme ingiustificato nell’opinione pubblica e rischia di ottenere l’effetto opposto: inasprire il clima di odio e intolleranza e quindi la sicurezza stessa della nostra regione, senza contare la possibile incompatibilità con la tutela del diritto alla proprietà privata. Perché la Lega vuole entrare coi controlli nelle nostre case visto che la legge già prevede che le Forze dell’ordine possano farlo su specifico mandato a seguito delle opportune indagini? La Giunta Rocca chiarisca subito il senso di questo abominio amministrativo”, conclude Mattia.


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