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Extraprofitti, la proposta di Gasparri: “Tassare i giganti del web”

Il vicepresidente del Senato (FI): "L'Europa agisce con troppa lentezza e la global minimum tax appare troppo contenuta"

Pubblicato:09-08-2023 17:16
Ultimo aggiornamento:09-08-2023 17:16

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ROMA – “Sto depositando una mozione in Senato per chiedere al governo iniziative concrete per accelerare ogni forma di imposizione fiscale che riguardi i giganti della rete. Parlo di Amazon, Google, Apple, Netflix e quant’altro. L’Europa agisce con troppa lentezza e la global minimum tax appare troppo contenuta e rinviata a date troppo lontane. Immagino che questa tesi troverà consenso ampio in Parlamento. E mi aspetto convinto e totale sostegno del governo, ma sarà bene che il Parlamento si esprima contro la prepotenza dei giganti della rete esentasse, perché l’equità fiscale e l’equità sociale vanno in tutt’altra direzione”, così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “Tassare i giganti del web è urgente e non lasciarli impuniti è il dovere di ogni governo responsabile. Il Parlamento si dovrà pronunciare con chiarezza e sono certo che il centrodestra sarà coeso e coerente, dimostrandosi coraggioso di fronte a tutti i giganti. Inginocchiarsi di fronte a qualche potentato planetario non è certo nelle corde della nostra coalizione. E in ogni caso io sarò determinato su questo versante”.

GASPARRI: APPROFONDIRE MISURA EXTRA PROFITTI PER MASSIMI VANTAGGI FAMIGLIE

Inoltre per il vicepresidente del Senato (FI) “la misura riguardante le banche ha bisogno di dettagliate definizioni tecniche e di una approfondita discussione per capire la reale quantità di risorse disponibili e come utilizzarle per ottenere i massimi vantaggi per le famiglie. Bisogna agire sui mutui e sulle retribuzioni, andando nella direzione indicata da Forza Italia. Che propone la detassazione delle tredicesime e degli straordinari. Su questo versante ci impegneremo nel Parlamento e nel confronto con gli operatori. Rassicurando anche i mercati, altrimenti con una comunicazione insufficiente, in parte già corretta, si creano danni che annullano i vantaggi”


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