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Salvini scrive alla Tunisia: “Rimpatri di migranti con navi di linea”

Ecco la lettera al suo omologo tunisino

Pubblicato:09-07-2019 07:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:30
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ROMA – “Sul fronte delle procedure di rimpatrio, vero modello di operativita’, possiamo conseguire ancora piu’ elevati livelli di efficacia attraverso rimodulazioni improntate ad una maggiore flessibilita’ con il ricorso a navi di linea“. E’ un passaggio della lettera del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, indirizzata al suo omologo tunisino. Questo il testo della lettera.

“Caro collega, le nostre relazioni sono storicamente improntate alla massima cooperazione e hanno assunto, nel tempo, un carattere privilegiato, nel comune interesse alla salvaguardia dei delicati equilibri dell’area Mediterranea. La complessa situazione del quadrante libico, sulla quale nel nostro incontro svoltosi nell’ambito del Vertice italo-tunisino abbiamo registrato una piena sintonia, continua a creare una forte apprensione anche per i risvolti sulle dinamiche dei flussi migratori. Dinamiche che, pur confermando un complessivo trend in diminuzione degli arrivi dalle rotte del Mediterraneo, hanno fatto tuttavia registrare una maggiore concentrazione dei flussi lungo gli itinerari in partenza dalla Tunisia. In più occasioni ho avuto modo di attestare l’impegno tunisino nel bloccare la partenza di molti immigrati irregolari, nel contrastare i trafficanti e nell’adottare iniziative antiterrorismo”.

“L’attuale scenario- aggiunge Salvini- ci impone, tuttavia, di accrescere ulteriormente gli sforzi soprattutto sul fronte degli interventi finalizzati a prevenire e scoraggiare le partenze degli immigrati irregolari, implementando anche le attività info- investigative, da affiancare ad un potenziamento operativo nelle aree più sensibili. Dobbiamo imprimere un’accelerazione al modello di cooperazione già in atto che, anche con il sostegno europeo, rafforzi le capacità di sorveglianza marittima, attraverso il definitivo sviluppo di un sistema integrato basato su postazioni radar e strutture operative. Anche sul fronte delle procedure di rimpatrio, vero modello di operatività, possiamo conseguire ancora più elevati livelli di efficacia attraverso rimodulazioni improntate ad una maggiore flessibilità con il ricorso a navi di linea”. “Non mancherà il sostegno italiano sul fronte della rimessa in efficienza delle motovedette destinate alle Autorità tunisine, sugli interventi di assistenza tecnica relativi al sistema AFIS, nonché sull’ulteriore sviluppo del programma bilaterale dei prossimi anni. Alla luce del quadro delineato, proporrò ai miei Uffici un ulteriore momento di confronto più operativo che, se da Lei condiviso, potrà rappresentare l’occasione anche per una definizione più rapida delle attività bilaterali da implementare. L’occasione mi è gradita per un cordiale saluto”, conclude il ministro dell’Interno.


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