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Coronavirus, chi viola regole rischia il carcere. Il sindaco di ‘confine’: “Non chiedete dove sono controlli”

Attenzione a rispettare le regole anti-coronavirus: chi fa il 'furbo' può essere denunciato per due reati penali. La condanna è fino a tre mesi (ma può diventare tre anni)

Pubblicato:09-03-2020 12:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:07

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ROMA – “Spostamenti al sud: se non si hanno le motivazioni previste si può incorrere in due reati penali una condanna fino a i tre mesi, il rischio sale fino a tre anni se riconosciuto l’attentato a salute pubblica”. Lo ricorda a Mattino 24 su Radio 24 il viceministro dell’Interno Matteo Mauri.

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IL SINDACO DI ‘CONFINE’: SIATE RESPONSABILI

Il decreto che chiude le zone rosse lascia ancora spazio a interpretazioni e incertezze, anche sui controlli. E allora devono essere i cittadini “controllori” di loro stessi. “Non abusate di questa possibilità”. A lanciare l’appello è Daniele Ruscigno, sindaco di Valsamoggia, Comune del bolognese al confine con la provincia di Modena, chiusa da ieri col nuovo decreto del Governo.


Non mi chiedete dove sono i controlli– scrive Ruscigno sui social- siate controllori di voi stessi. Per una volta”. In sostanza, il sindaco di Valsamoggia si appella alla responsabilità e al buon senso dei cittadini. “In molti mi stanno chiedendo informazioni sui transiti delle zone articolo 1- sottolinea Ruscigno- quelle soggette a limitazioni come la provincia di Modena. Stiamo mandando un quesito di tutte le varie casistiche che mi avete enunciato che non siano già chiarite. Ricordo che per qualsiasi motivo di lavoro o sanitario il transito è consentito, anche se solo verso la destinazione. Non potete quindi ad esempio andare da Modena a Bologna a far la spesa, ma solo verso il luogo di lavoro o della prestazione sanitaria”.

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Su tutti i casi che ricadono nei motivi ‘per necessità’, invece, “dobbiamo avere delle precisazioni- avverte Ruscigno- in questo caso siate voi i primi controllori, non abusate di questa possibilità. Fatevi per primi la domanda se la motivazione è seria, urgente, non rinviabile. E per una volta diamo una mano a chi deve far rispettare le restrizioni, non come quando lampeggiamo a chi viene dall’altra direzione, poi ci lamentiamo che la gente va troppo forte. Siate responsabili. È in ballo la salute di tutti”, conclude il sindaco di Valsamoggia.

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