
BOLOGNA – Velocita’ massima 250 chilometri orari, da zero a 100 in tre secondi. Prestazioni di tutto rispetto per una moto da corsa, ma impressionanti se si parla di un mezzo… a batterie. La “Egocorsa” infatti e’ una due ruote elettrica, pronta per debuttare sui circuiti di tutto al mondo, con cuore emiliano, dato che e’ sviluppata dall’azienda modenese “Energica motors” in collaborazione con Enel.
E’ la moto che sara’ utilizzata nel primo campionato mondiale monomarca per moto elettriche
Esposta a Bologna questa mattina nei palazzi della Regione di viale Aldo Moro nel corso di un convegno, e’ la moto che sara’ utilizzata nel primo campionato mondiale monomarca per moto elettriche “Fim Enel Moto E world cup”, selezionata appositamente da Dorna, il colosso spagnolo a capo dei campionati mondiali di Moto Gp e Superbike. “Tutte le moto del campionato saranno derivate da quella che vediamo oggi in esposizione- spiega Livia Cevolini, fondatrice e Ceo di Energica motors- che a sua volta e’ derivata dalla serie di moto stradali per il grande pubblico”.
Siamo molto vicini alla versione ‘stradale’ del modello
Lo sviluppo della moto in realta’ non e’ ancora definitivo, precisa Cevolini, le cui caratteristiche “si verranno a definire durante i test” nel corso dell’anno. La Ceo rivela pero’ qualche dettaglio tecnico alla base del progetto: “Parte da 110kilowatt di potenza, 250 chilometri orari e da zero a 100 in tre secondi. Siamo molto vicini alla versione ‘stradale’ del modello, dovremo lavorare sulla guidabilita’, rendendo la moto piu’ ‘pistaiola’” conclude Cevolini.










Nord Africa, al via il primo impianto solare termodinamico con tecnologia Enea

Onu: le donne sono l’80% dei rifugiati climatici

Festa a Zoomarine, è nata una cucciola di delfino

#svestilafrutta, parte la campagna social contro lo spreco di imballaggi di plastica

Maltempo, Coldiretti: +59% di pioggia e neve scongiura la siccità

Biodiversità, i cervi tornano in Sardegna e in Corsica
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it