I giovani di Santa Balera invitano John Travolta: “Da noi puoi portare le scarpe che vuoi”

I giovani dell'ordchetra Santa Balera invitano John Travolta a partecipare alla Notte rosa: "Tu rimani punto di riferimento di tutti i ballerini. Da noi potrai portare le scarpe che vuoi. Siamo la terra dell’accoglienza e dell’ospitalità e nessuno ti dirà nulla"

RAVENNA – Dal successo dei passi de “La febbre del sabato sera”, “Grease” e “Pulp Fiction”, al “Ballo del qua qua” a Sanremo, che si è portato dietro una scia di polemiche. E allora, dalla Romagna c’è chi vuol drammatizzare chiamando John Travolta a ballare il liscio. Sono i giovani musicisti della nuova Orchestra Santa Balera che, nella stessa serata, sono stati sul palco dell’Ariston, invitati da Amadeus a presentare la nuova versione di “Romagna Mia”, in occasione dei primi 70 anni della canzone diventata inno di una terra che ha affrontato a testa alta il dramma dell’alluvione. Così, i ragazzi dell’orchestra- il più giovane ha 12 anni- attraverso il loro produttore, Giordano Sangiorgi, invitano l’attore, cantante e ballerino americano in Romagna, per partecipare alla Notte Rosa e unire le diverse generazioni a passi di “liscio”.

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“Caro John- esordisce il loro messaggio- Santa Balera, che rappresenta la generazione Z del liscio, ha applaudito e apprezzato divertita la tua performance, ma tu rimani punto di riferimento di tutti i ballerini e cinefili della generazione Boomer. Ti invitiamo quindi quest’estate a ballare Romagna Mia, come hanno detto anche molti giornalisti nei talk televisivi, magari alla prossima Notte Rosa insieme all’Orchestra Santa Balera”. La sua presenza certamente “sarà l’incontro e l’abbraccio tra più generazioni– proseguono- come avviene da sempre da noi in Romagna, grazie alle nostre caratteristiche e al liscio”. Non solo, i ragazzi concludono il messaggio scansando, con l’ironia romagnola, anche le polemiche ascoltate in questi giorni, sull’eventualità di pubblicità occulta riferita alle scarpe che Travolta ha indossato all’Ariston. “Ricordati- precisano infatti- da noi potrai portare le scarpe che vuoi. Siamo la terra dell’accoglienza e dell’ospitalità e nessuno ti dirà nulla”.