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In Siria bambini riemergono dalle macerie grazie ai Caschi bianchi

Le operazioni di ricerca e soccorso sono sempre più difficili a più di 83 ore dal violento terremoto che ha colpito la regione

Pubblicato:09-02-2023 17:47
Ultimo aggiornamento:09-02-2023 17:51

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ROMA – Bambini che riemergono salvi dalle macerie dopo più di 80 ore dal devastante terremoto che ha colpito Turchia a Siria. Le immagini sono state condivise sui social dalla protezione civile siriana, i cosiddetti Caschi bianchi (The White Helmets). Si vedono un bimbo e una bimba insieme ai suoi fratelli che vengono salvati dalle macerie che li avevano sotterrati.

Il bilancio delle vittime, solo in Siria, è salito a quasi 2000 morti e 3000 feriti, e le operazioni di ricerca e soccorso sono sempre più difficili a più di 83 ore dal violento terremoto che ha colpito la regione.

Un altro salvataggio… di una bambina di nome Sham. Le nostre squadre hanno salvato Sham e i suoi fratelli, Zaid e Rama, da sotto le macerie della loro casa nel villaggio di Meles, a ovest di Idlib. Avevamo sperato che la loro madre fosse con loro, ma la morte ci ha preceduto“, dicono i soccorritori.


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https://twitter.com/SyriaCivilDef/status/1623693503581528065

Prima di Sham la squadra di soccorso aveva trovato Abdul Hakim: “Al bambino è stata data una seconda possibilità di vita“, aggiungono i Caschi bianchi siriani. Le scene mostrano i momenti del suo salvataggio da sotto le macerie della sua casa distrutta nella città di Armanaz, a ovest di Idlib.

Il terremoto che ha colpito il Nord-Ovest della Siria ha complicato una situazione in cui bambini e famiglie stavano già affrontando enormi sofferenze, moltissimi di loro erano già sfollati o vivevano nei campi a causa dei 12 anni di conflitto. “E il bilancio delle vittime dei due terremoti di lunedì continua drammaticamente a salire in entrambi i Paesi, con migliaia di feriti- dice Save the Children – Le prime 72 ore successive a un disastro naturale sono fondamentali e il tempo per salvare i sopravvissuti, in particolare i bambini che sono i più vulnerabili alle gelide temperature, sta per scadere“.

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