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“Lasciò la porta socchiusa, un invito a osare”: assolto dall’accusa di violenza sessuale

Secondo la Corte d'Appello di Torino la ragazza "era ubriaca, la cerniera si potrebbe essere rotta per deterioramento"

Pubblicato:08-07-2022 14:34
Ultimo aggiornamento:10-07-2022 16:15

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ROMA – “Non si può affatto escludere che al ragazzo, la giovane abbia dato delle speranze, facendosi accompagnare in bagno, facendosi sporgere i fazzoletti, tenendo la porta socchiusa, aperture lette certamente dall’imputato come un invito a osare“. Con questa motivazione la Corte d’Appello di Torino ha assolto dalle accuse di violenza sessuale un ragazzo condannato in primo grado per un episodio accaduto nel 2019.

LA SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO

Da quanto si apprende, i due giovani si conoscevano da diversi anni. La sera incriminata, in un locale del centro di Torino, la ragazza avrebbe chiesto all’amico di accompagnarla al bagno. “Era alterata per un uso smodato di alcol”, affermano i giudici della Corte d’Appello. Uno stato confusionale che, proseguono, “provocò l’avvicinamento del giovane che invero la stava attendendo dietro la porta, custodendo la sua borsetta. Non solo, ma si trattenne in bagno, senza chiudere la porta, così da fare insorgere nell’uomo l’idea che questa fosse l’occasione propizia“.

Nonostante la ragazza abbia affermato di aver detto più volte no. “L’unico dato indicativo del presunto abuso potrebbe essere considerato la cerniera rotta“, proseguono i giudici, “ma l’uomo non ha negato di aver aperto i pantaloni della giovane, ragione per cui nulla può escludere che sull’esaltazione del momento, la cerniera, di modesta qualità, si sia deteriorata sotto forzatura”.


In seguito alla sentenza della Corte d’Appello, la Procura generale ha fatto ricorso in Cassazione.

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