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Germania sotto accusa all’Aia: “Favorisce il genocidio a Gaza”

A contestare le scelte di Berlino è il governo del Nicaragua. La Germania garantisce il 30% degli armamenti importati da Israele

Pubblicato:08-04-2024 10:44
Ultimo aggiornamento:08-04-2024 20:20

UNRWA AUDIT Commissione Ue
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ROMA – Germania sotto accusa da oggi all’Aia, alla Corte internazionale di giustizia (Icj), con la tesi che le sue vendite di armi a Israele e lo stop dei suoi finanziamenti all’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) violino la Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio.

A sei mesi dall’avvio dell’offensiva militare di Tel Aviv nella Striscia di Gaza a seguito degli assalti armati di Hamas del 7 ottobre, a contestare le scelte di Berlino è il governo del Nicaragua. Nel testo presentato alla Corte dalle autorità di Managua si legge che “inviando forniture belliche e privando dei fondi Unrwa, che assicura un supporto essenziale alla popolazione civile, la Germania sta favorendo il crimine di genocidio”.
Il Nicaragua presenterà le sue argomentazioni oggi, chiedendo “misure di emergenza” contro Berlino.

Domani toccherà invece alla Germania, che ha già annunciato di voler rispondere respingendo le accuse.
Berlino è un alleato di riferimento di Israele e, stando agli esperti dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), garantisce circa il 30 per cento degli armamenti importati da Tel Aviv. La sospensione dei finanziamenti a Unrwa risale al gennaio scorso. La motivazione addotta dalla Germania è stato il presunto coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’Agenzia negli assalti di Hamas del 7 ottobre.


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