NEWS:

Fassino e il profumo ‘rubato’, indagine in Procura a Civitavecchia

Potrebbe essere presto ascoltato in Procura a Civitavecchia Piero Fassino, nei guai per il profumo di Chanel che gli è stato trovato in tasca all'uscita dall'aeroporto di Fiumicino

Pubblicato:02-05-2024 12:28
Ultimo aggiornamento:02-05-2024 19:58

fassino
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo sul profumo-gate, il caso della bottiglietta di profumo Chanel (‘Chance’, da 130 euro) che è stata trovata in tasca al deputato Piero Fassino all’uscita del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino. E presto Fassino potrebbe venire convocato per essere interrogato. Nell’inchiesta, dopo che la Polaria (la Polizia in servizio all’interno dell’aeroporto) ha consegnato l’informativa con il racconto di sei testimoni sui fatti del 15 aprile (giorno in cui il deputato è stato fermato ai controlli ed è saltata fuoti la boccetta), Fassino sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per tentato furto. La notizia è riportata dal quotidiano Repubblica. L’iscrizione è anche un atto di garanzia per procedere negli accertamenti.

LEGGI ANCHE: Profumo-gate, spuntano i testimoni: “Da Fassino furti in serie, almeno 3 in un mese”
LEGGI ANCHE: Profumo-gate, “Fassino recidivo”? Il deputato dem: “Non sto bene”. Ma c’è una via d’uscita

Dopo che Fassino è stato trovato on il profumo in tasca, si è difeso dicendo che lo voleva “comprare per la moglie” e ha detto di averlo appoggiato nella giacca perché aveva le “mani occupate”. Una disattenzione, insomma, un equivoco, per rimediare al quale il deputato dem si è subito offerto di pagare l’importo dovuto. L’episodio ha suscitato molto scalpore, soprattutto perchè Fassino avrebbe detto al vigilante che lo ha fermato per un controllo “Lei non sa chi sono io”.


I testimoni, però, che lavorano nel duty free da cui il profumo è sparito, hanno tutti confermato di aver visto Fassino mettersi in tasca il prpfumo. E qualcuno avrebbe parlato di analoghi episodi precedenti in cui sempre Fassino avrebbe cercato di prendere profumi. In un caso, qualche settimana fa, il deputato sarebbe stato fermato ai controlli e avrebbe poi pagato, cosa che avrebbe spinto la direzione del negozio a chiudere il caso in silenzio. Il profumo era lo stesso. Questa volta, invece, i gestori del negozio hanno deciso di fare denuncia, dopo aver visto le immagini delle telecamere di sorveglianza.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it