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Riccione sperimenta le isole vegetative, per salvare pini marittimi e marciapiedi

Le 'celle' permetteranno all'albero di crescere in salute e alle sue radici di non rovinare la sede stradale: un sistema "rivoluzionario che con gli anni permetterà anche risparmiare tempo per gli interventi di manutenzione"

Pubblicato:08-04-2021 14:36
Ultimo aggiornamento:08-04-2021 14:36

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RICCIONE – Parte a Riccione, in provincia di Rimini, la sperimentazione delle “celle o isole vegetative” per tutelare i tipici pini marittimi della Perla Verde. Si inizia in viale Modena e il sistema, mai applicato nella cittadina balneare, potrà essere utilizzato in tutte le zone e viali. Così da “tutelare la salute dei nostri pini, alberi che l’amministrazione ha tutelato addirittura con un vincolo storico”, commenta l’assessore all’Ambiente, Lea Ermeti. Dopo viale Modena toccherà a viale Monte Bianco e viale San Martino. Le celle vegetative permetteranno all’albero di crescere in salute e alle sue radici di non rovinare marciapiedi e sede stradale. Un sistema che per Riccione sarà “rivoluzionario e con gli anni permetterà anche risparmiare tempo per gli interventi di manutenzione”.

La crescita delle radici comporta una destabilizzazione delle pavimentazioni e dei manufatti e le celle vegetative permettono uno sviluppo ottimale dell’apparato radicale senza processi di soffocamento, sfruttando l’aria. Più nel dettaglio, vengono inseriti a una profondità di 50 centimetri circa degli elementi a forma di cupola, realizzati in materiali totalmente riciclabili, che vengono posizionati tramite piccoli pilastri intorno all’area verde in maniera da non impattare con l’apporto di acqua e permettendo agli alberi di muoversi liberamente senza costrizione. Questa mattina in viale Modena, dove verranno piantumati due nuovi pini in sostituzione a due esemplari abbattuti perché pericolanti, è stata scavata un’area a circa 70-80 centimetri di profondità per posizionare i pilastri. L’area di lavoro è di 2,5 metri di larghezza e cinque di lunghezza. Tra i pilastri alti circa 50 centimetri viene quindi posizionata della terra per far crescere le radici e sopra verranno messe le cupole che creeranno il cuscinetto d’aria.


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