NEWS:

La ministra Bernini lancia l’Erasmus Italiano: “priorità del Governo”

Obiettivi: rendere l'offerta formativa più flessibile, valorizzare l'autonomia di atenei e studenti e colmare il gap tra Nord e Sud

Pubblicato:07-06-2023 17:01
Ultimo aggiornamento:07-06-2023 17:01

ANNA MARIA BERNINI MINISTRO UNIVERSITA'
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “L’Erasmus italiano è una priorità per il nostro Dicastero e per questo Governo. L’Erasmus italiano rientra perfettamente negli obiettivi fissati dal Pnrr, per incrementare la flessibilità dell’offerta formativa e della interdisciplinarità dei corsi di studio. Elementi indispensabili anche per fronteggiare una domanda occupazionale sempre più specializzata. Una serie di modifiche alla disciplina vigente delle classi di laurea consentirà di raggiungere questi scopi”. A spiegarlo, è la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, durante il Question Time oggi alla Camera.

“UN PERCORSO FORMATIVO SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATO”

“Il Regolamento delle classi di laurea che ho appena firmato permetterà agli studenti di costruire un percorso formativo sempre più personalizzato, che prevede il riconoscimento dei crediti formativi di esami sostenuti in altri atenei italiani, rispetto a quello di frequenza, sulla base di convenzioni tra le università e del modello del programma di Erasmus internazionale- ha aggiunto- Per essere operativo questo programma non ha bisogno di alcun ulteriore intervento normativo: saranno gli atenei a dover adeguare, entro il 30 novembre 2023, i propri regolamenti didattici”.

TRA GLI OBIETTIVI ANCHE RIDURRE IL GAP TRA ATENEI DEL NORD E DEL SUD

“L’obiettivo è valorizzare il più possibile l’autonomia degli atenei ma soprattutto degli studenti– ha continuato Anna Maria Bernini- Ciascuno deve potersi cucire addosso un percorso di studi che risponda ai suoi interessi, associando più opzioni formative proposte nell’ateneo di iscrizione oppure disponibili in un altro ateneo italiano. In questo modo consentiamo la costruzione di percorsi formativi di ancor più avanzata specializzazione: ingegnere-medico; biologo-matematico, solo per fare qualche esempio. Definiti anche sulla base del progetto di tesi finale. Un biglietto da visita importante anche in chiave occupazionale. L’obiettivo- ha concluso- è anche quello di concorrere a ridurre il gap tra università del Nord e del Sud, offrendo agli studenti un’alternativa valida e meno costosa rispetto alla scelta di studiare fuori regione per l’intera durata del corso di laurea. Vogliamo rendere il nostro sistema universitario più attrattivo. E solo con la creazione di connessioni tra gli Atenei favoriremo lo scambio dei saperi e lo sviluppo di modelli competitivi. Caratteristiche che sono fondamentali per il nostro modo di concepire l’università e la ricerca”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it