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Al congresso ‘Europa in salute. Sfide e opportunità per il futuro’ l’importanza dei dati sanitari

Per migliorare l’erogazione dell’assistenza sanitaria

Pubblicato:07-03-2024 14:12
Ultimo aggiornamento:07-03-2024 14:12
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Europa in salute Sfide e opportunità per il futuro
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ROMA – All’interno dell’evento ‘Europa in salute. Sfide e opportunità per il futuro‘, tenutosi a Roma presso Spazio Europa (sede della rappresentanza italiana del Parlamento europeo e della Commissione europea), grande approfondimento è stato dato al tema dello Spazio europeo dei dati sanitari, macro tema di discussione che ha come obiettivo quello di identificare l’uso (consentito e protetto) dei dati, per migliorare l’erogazione dell’assistenza sanitaria, della ricerca, dell’innovazione e dell’elaborazione delle politiche di settore. Durante la giornata sono intervenuti anche alcuni esponenti politici particolarmente attivi nell’ambito della salute, tra cui il sottosegretario Marcello Gemmato, Simona Loizzo, Annarita Patriarca e Antonio Misiani.

E’ intervenuta anche la senatrice Beatrice Lorenzin, ex ministro della salute, che ha appena depositato una proposta di legge in Parlamento per la gestione sicura dei dati sanitari. “Senza dati non puoi fare ricerca in modo serio ed efficace, ma le legislazioni europea e nazionale non sono ancora ben definite in questo settore- ha precisato Lorenzin- Per questo ho depositato una proposta molto pragmatica, che chiede al Governo di poter utilizzare la sand box, sistema di ambiente protetto per uso di dati digitali, anche in ambito sanitario, visto che è già utilizzata con successo nell’ambito finanziario”. La proposta Lorenzin ha come scopo quello di consentire una “celere sperimentazione delle attività di ricerca alle autorità amministrative, di vigilanza, delle strutture di controllo interno alle entità impegnate nella ricerca scientifica”.

Dal canto suo la senatrice Elena Murelli (componente della 10° Commissione Affari Sociali e Sanità) ha auspicato soprattutto nell’ambito delle cronicità, che attraverso un forte “coordinamento, in particolare investendo su screening e prevenzione, si riesca ad affrontare il tema delle malattie croniche con percorsi garantiti e protetti su tutto il territorio continentale, anche grazie ad una gestione comune dei dati e dei profili dei pazienti. Questo ci permetterà di seguire le persone con patologie croniche dalla diagnosi alla cura non solo in Italia, ma anche in tutta Europa”.


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