NEWS:

A caccia di meteoriti: trovato vicino Modena un frammento di quella di Capodanno

Gli esperti della rete 'Prisma' non escludono che si possano ritrovare altri frammenti e fanno un appello a chi avvista 'sassi anomali'

Pubblicato:07-01-2020 08:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:49

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il primo frammento della meteorite che ha solcato i cieli italiani nel tardo pomeriggio di Capodanno è stato trovato in provincia di Modena, in zona Disvetro-Rovereto sul Secchia. L’autore del ritrovamento è Davide Gaddi, ciclista emiliano noto per avere organizzato tramite i suoi viaggi in bicicletta raccolte fondi a scopo benefico. Gaddi ha ritrovato alcuni frammenti ai limiti dell’area indicata dai calcoli effettuati dalla rete ‘Prisma’, che sul territorio italiano oggi conta circa 50 camere all-sky per l’osservazione di meteore brillanti. ‘Prisma’ (acronimo di ‘Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera’) è un progetto dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), nato proprio per lo studio e il monitoraggio di eventi del genere, cioè il passaggio di bolidi e il manifestarsi di altri fenomeni che avvengono nell’alta atmosfera, tramite una rete di videocamere installate su tutto il territorio nazionale che sorvegliano il cielo costantemente, 24 ore al giorno. A ‘Prisma’ partecipano non soltanto Osservatori Astronomici (professionali e amatoriali) e Università ma anche Planetari, associazioni culturali, istituti scolastici, privati.

LEGGI ANCHE: Alla ricerca di meteoriti VIDEO

“È enorme la soddisfazione di tutti i numerosi collaboratori della rete ‘Prisma’” dice Daniele Gardiol dell’Inaf di Torino, Coordinatore Nazionale del progetto.


“Questo successo ripaga tutti degli sforzi fatti nel corso di questi tre anni, da chi installa e mantiene in efficienza le camere a chi ha scritto e implementato i complessi calcoli matematici necessari per calcolare i parametri fisici del fenomeno bolide e per determinare con precisione l’area di caduta di eventuali meteoriti, dai nostri colleghi francesi della rete gemella ‘Fripon’, con cui collaboriamo attivamente, ai cittadini che hanno dato ascolto al nostro appello per la ricerca dei frammenti. È un successo di tutti noi; è il risultato di un perfetto gioco di squadra”.

Il pomeriggio del 1 gennaio, alle ore 19:26:54, un bolide molto luminoso – ossia una meteora particolarmente brillante, generata dalla caduta in atmosfera di un piccolo frammento roccioso di origine asteroidale – ha attraversato i cieli del Nord Italia e ben 8 camere della rete ‘Prisma’ ne hanno rilevato il passaggio. Fra queste, i dati utilizzabili per i calcoli effettuati dagli esperti sono stati quelli raccolti dalle postazioni di Bedonia, Cecima, Felizzano, Loiano, Navacchio e Rovigo che hanno permesso di delimitare la zona di probabile caduta della meteorite confinandola attorno al paesino di Disvetro, pochi km a nord-ovest di Cavezzo, in provincia di Modena.

Ed effettivamente il ritrovamento è avvenuto in prossimità di quell’area. A confermarlo è stato Romano Serra del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna, noto esperto e collezionista di meteoriti che si trovava in zona, anch’egli alla ricerca di possibili reperti dopo l’appello lanciato dalla rete ‘Prisma’ tramite i media. Serra ha già avuto la possibilità di esaminare preliminarmente i campioni rinvenuti e già a prima vista gli è stato possibile confermare che si tratta di frammenti di una meteorite “freschissima”, cioè caduta da pochissimo tempo.

Gli esperti di ‘Prisma’ non escludono che si possano ritrovare altri frammenti oltre a quelli già rinvenuti: si rinnova pertanto l’appello a chi, nei dintorni della zona indicata, si imbattesse in un sasso anomalo, ricoperto da una patina scura e con gli angoli smussati, a segnalarlo inviando una foto a: prisma_po@inaf.it.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it