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Ex Ilva, Fim Cisl: “I tarantini non sono pacchi postali”

Lo dichiara il segretario della Fim Cisl Taranto-Brindisi Biagio Prisciano annuncinado la mobilitazione prevista per il 10 dicembre a Roma

Pubblicato:06-12-2019 10:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:43
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NAPOLI – “Il 10 dicembre saremo in piazza a Roma per partecipare alla mobilitazione dedicata a Mezzogiorno, industria, servizi e sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello sblocca cantieri.

Al governo e all’azienda deve essere chiaro che i tarantini non sono pacchi postali”. Lo dichiara il segretario della Fim Cisl Taranto-Brindisi, Biagio Prisciano. “La Fim Cisl chiede al governo – aggiunge – adeguate risposte ai temi del lavoro, della crescita e dello sviluppo. E saremo in piazza per respingere gli esuberi del nuovo piano industriale, comunicato da Mittal, un piano che per noi è inaccettabile e inaudibile.

ArcelorMittal non può organizzare le sue strategie industriali scaricando ogni conseguenza sui lavoratori e sulla città; di esuberi e di penalizzazione del territorio non vogliamo sentirne e a Roma martedì lo grideremo con forza”.


Sull‘avvio della procedura di proroga della Cigo per altre 13 settimane decisa dalla multinazionale, Prisciano conferma la posizione già assunta nelle scorse settimane: “Sin dall’inizio non lo abbiamo condiviso, per cui non riteniamo sensato proporre accordi sulla proroga, poiché l’azienda non si è mostrata collaborativa nel garantire l’integrazione salariale ai dipendenti”.

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