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‘Il più bel secolo della mia vita’, il cast: “Speriamo che questo film possa cambiare ‘la legge dei 100 anni'”

Il film con Sergio Castellitto e Valerio Lundini porta sul grande schermo la legge 184 del 1983, che impedisce ad un figlio di conoscere il nome di chi l’ha messo al mondo non permettendo di risalire alle proprie origini fino al compimento del centesimo anno di età

Pubblicato:06-09-2023 11:07
Ultimo aggiornamento:06-09-2023 11:14

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ROMA –  La legge 184 del 1983, meglio conosciuta come ‘la legge dei 100 anni’, impedisce ad un figlio di conoscere il nome di chi l’ha messo al mondo non permettendo di risalire alle proprie origini fino al compimento del centesimo anno di età. Da qui è partita l’idea de ‘Il più bel secolo della mia vita’ di Alessandro Bardani (al suo esordio dietro la macchina da presa), presentato all’ultima edizione del Giffoni Film Festival.

Nelle sale dal 7 settembre con Lucky Red, il film racconta la storia dell’incontro tra Giovanni (Valerio Lundini al suo debutto da attore) e Gustavo (Sergio Castellitto per la prima volta nei panni di un centenario). Il primo è ancorato al passato, il secondo non abbandona mai la voglia di futuro. La legge, ancora in vigore in Italia, impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l’identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l’opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Ad accompagnare il film Brunori Sas, autore della canzone ‘La vita com’è’. 


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