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Castellitto centenario e Lundini in viaggio alla ricerca dell’identità

La coppia, insieme al regista Alessandro Bardani e al cantautore Brunori Sas, al Giffoni Film Festival per 'Il più bel secolo della mia vita'

Pubblicato:23-07-2023 19:22
Ultimo aggiornamento:23-07-2023 19:22

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GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO) – La legge 184 del 1983, meglio conosciuta come ‘la legge dei 100 anni’, impedisce ad un figlio di conoscere il nome di chi l’ha messo al mondo non permettendo di risalire alle proprie origini fino al compimento del centesimo anno di età. Da qui è partita l’idea de ‘Il più bel secolo della mia vita’, presentato in concorso al Giffoni Film Festival (nella sezione Generator+18) tra standing ovation, emozioni e applausi. Ad accompagnare il film, i protagonisti Sergio Castellitto, Valerio Lundini, il regista Alessandro Bardani (al suo esordio dietro la macchina da presa) e Brunori Sas, autore della canzone ‘La vita com’è’.

L’Italia ha bisogno di un nuovo bilanciamento: una donna deve poter partorire in anonimato, ma anche un figlio può chiedere di volerla conoscere“, ha detto Bardani, che ha aggiunto: “Nel nostro Paese c’è un’intenzione legislativa che si ispira al modello francese, per cui al compimento della maggiore età un figlio potrebbe far richiesta di voler riconoscere la propria madre, la quale tutelata dall’anonimato, può accogliere o meno la volontà del figlio. Al momento, però, la situazione è in stand-by. C’è la legge vecchia, ma non ancora la nuova, quindi la responsabilità è affidata al presidente del tribunale dei minori”. Castellitto ha sottolineato che “c’è anche un diritto a non volerlo sapere: in questo Gustavo è ancor più rivoluzionario“.

Nelle sale dal 7 settembre con Lucky Red, il film racconta la storia dell’incontro tra Giovanni (Lundini al suo debutto da attore) e Gustavo (Castellitto per la prima volta nei panni di un centenario). Il primo è ancorato al passato, il secondo non abbandona mai la voglia di futuro. La legge, ancora in vigore in Italia, impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l’identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l’opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo.


I due attori regalano un’interpretazione da David di Donatello in questa commedia ‘on the road’, scritta con originalità tra risate (tantissime) e una disarmante dolcezza. Due generazioni di artisti a confronto per un risultato che lascia senza parole. “Mi sono lasciato convincere dal mondo in cui Alessandro mi ha raccontato il film, la sua necessità è stata convincente. Si è misurato in modo maturo con il progetto, seguendo la sua direzione di racconto ma consentendo la libertà agli attori, cosa usuale di chi sia dotato di consapevolezza”. Lundini, invece, non ha “sentito il peso del confronto con Sergio, che vedo oggi per la prima volta – ha detto con ironia – perché sul set era così pieno di trucco (per invecchiarlo, ndr) che mi ha dato l’illusione di recitare con un anziano signore piuttosto che con Castellitto, questo mi ha permesso di immedesimarmi nel badante“.

Il film è accompagnato dal brano inedito di Brunori, che ha saputo raccontare in musica il tema del film, nuovo per il cinema italiano. “L’ergastolo a cui siamo condannati è quello di voler a tutti i costi allungare la vita o, come diceva Luciano De Crescenzo ‘la vita va allargata e non allungata“.

Nel cast anche Carla Signoris, nel ruolo della mamma (adottiva) di Giovanni e la partecipazione straordinaria di Sandra Milo. Il film è prodotto da Gabriele Mainetti (“produttore artistico”) per Goon Films e Andrea Occhipinti, Mattia Guerra e Stefano Massenzi per Lucky Red.

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