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Comune di Torre Annunziata sciolto per infiltrazioni mafiose

Cgil Napoli: "Trauma per la comunità. Ora liberare energie migliori"

Pubblicato:06-05-2022 12:32
Ultimo aggiornamento:06-05-2022 13:00
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NAPOLI – “È stato un atto dovuto la decisione adottata del Consiglio dei ministri di sciogliere per infiltrazioni mafiose il Comune di Torre Annunziata. Un’amministrazione già colpita da inchieste e arresti per gravi fatti di corruzione. L’ex vice sindaco e assessore alla legalità, Lorenzo Diana, chiamato a bonificare quella impervia palude burocratica, fu indotto, dopo soli cinque mesi, a rassegnare le dimissioni. A Torre Annunziata è tempo di dare un segnale di cambiamento. Ci sono minimo 18 mesi per ricostruire con rigore e trasparenza una classe dirigente credibile”. Così, in una nota, il senatore del Gruppo Misto Sandro Ruotolo.

“L’appello che mi sento di estendere, anche per la prossima tornata delle elezioni amministrative e soprattutto per quei comuni che tornano al voto dopo essere stati sciolti per mafia – precisa Ruotolo -, è rivolto principalmente ai partiti politici ma anche a quelle liste civiche che si presenteranno alle urne affinché sottoscrivano un ‘patto d’onore’ con i cittadini di Torre Annunziata, impegnandosi a non candidare chi si troverà coinvolto nella relazione del decreto di scioglimento, chi per parentela diretta e acquisita è in rapporti o frequentazioni con personaggi legati ai clan oppure coinvolto in indagini”. 

Torre Annunziata, rimarca il senatore, “è una città disperata, disorientata dove regna un clima di sfiducia verso le istituzioni percepite come un corpo estraneo. L’uccisione di Maurizio Cerrato, il suo sangue innocente, deve spingere anche la politica a un salto di qualità. Oltre alla corruzione da oggi sappiamo che a Torre Annunziata, così come a Castellammare di Stabia, il condizionamento mafioso ha pesato e pesa sulle scelte della politica. Da queste parti i clan fanno affari da oltre 40 anni con una certa borghesia e imprenditoria mafiosa”. “È tempo – conclude Ruotolo – di una ricostruzione democratica, occorre una classe dirigente in grado di riaccendere la speranza e lasciare alle spalle il vecchio modo di fare politica fatto di clientelismo e voto di scambio”.


CGIL NAPOLI: “TRAUMA PER LA COMUNITÀ. ORA LIBERARE ENERGIE MIGLIORI

“Un Comune sciolto per infiltrazioni rappresenta sempre un trauma per la comunità. Al tempo stesso, l’arrivo dei commissari può rappresentare un’opportunità per la città, auspicando che le conseguenze di questa crisi non ricadano come sempre sui cittadini. A Torre Annunziata, come a Castellammare, è necessario liberare le energie migliori che da decenni vengono soffocate dalla camorra”. Così, in una nota, Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania e Gianluca Torelli, responsabile della Cgil torrese-stabiese in merito al decreto con cui il Consiglio dei Ministri ha sciolto per infiltrazioni camorristiche il Comune di Torre Annunziata.

“Lo scioglimento di due città importanti come Torre Annunziata e Castellammare – sostengono Ricci e Torelli – è la conferma di ciò che denunciamo da anni: la camorra in questo territorio ha fatto un salto di qualità, costruendo solidi legami con le classi dirigenti, di cui bisogna tenere conto. Oggi la lotta ai clan passa soprattutto per la legalità negli appalti, per il controllo sulle opere pubbliche. Spesso le infiltrazioni criminali passano attraverso la porta della corruzione e avvengono più facilmente dove non c’è trasparenza”. “Le risorse del Pnrr e del CIS Vesuvio, calate in questo contesto, – avvertono – richiedono uno sforzo straordinario di vigilanza da attuare mediante protocolli straordinari e attraverso un impegno di tutte le parti in campo per la trasparenza e la legalità. A Torre Annunziata c’è bisogno di più scuola e di più lavoro: più scuola, con risorse e spazi da mettere a disposizione degli istituti scolastici, per sottrarre i più giovani dalle grinfie della camorra; e più lavoro, a partire dalle importanti vertenze aperte sul territorio, perché il lavoro è lo strumento più forte per dare dignità a un territorio e combattere la violenza della criminalità organizzata. La commissione straordinaria – concludono Ricci e Torelli – ha davanti un lavoro importante e delicato, siamo pronti a collaborare per il bene di Torre Annunziata e dei cittadini onesti, che meritano di vivere un una città libera dalla camorra”.

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