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Sanremo 2024, il testo di “Casa mia” di Ghali

Nel 2020 il rapper è stato ospite della kermesse. Ora è in gara con un brano nato in collaborazione con Michelangelo, producer di Blanco

Pubblicato:06-02-2024 20:40
Ultimo aggiornamento:13-02-2024 17:34
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ROMA – Debutta al Festival di Sanremo 2024 tra i 30 BIG Ghali. Il rapper, dopo essere stato ospite nel 2020 quando ad introdurlo fu un finto Ghali che cadeva dalla scalinata dell’Ariston, partecipa con “Casa mia”. Il brano è nato in collaborazione con Michelangelo, produttore di fiducia di Blanco. Si tratta di un dialogo tra l’artista e un extraterrestre, il quale gli fa notare quanto sia bello il pianeta Terra nonostante tutte le tragedie del mondo. Ghali torna, però, soprattutto dopo un anno di pausa, culminato con la pubblicazione del disco “Pizza Kebab Vol. 1”. Nella serata delle cover Ghali si esibirà con Ratchopper nel medley “Italiano vero”.

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IL TESTO

Il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Ma che ci fai qui da queste parti
Quanto resti e quando parti
Ci sarà tempo dai per salutarci
Non mi dire che ho fatto tardi
Siamo tutti zombie col telefono in mano
Sogni che si perdono in mare
Figli di un deserto lontano
Zitti non ne posso parlare
Ai miei figli cosa dirò
Benvenuti nel Truman show
Non mi chiedere come sto
Vorrei andare via però
La strada non porta a casa
Se la tua casa non sai qual è
Ma il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Non mi sento tanto bene
Però
Sto già meglio se mi fai vedere
Il mondo come lo vedi tu
Non mi serve un’astronave, lo so
Casa mia,
Casa tua,
Che differenza c’è? Non c’è
Ma qual è casa mia
Ma qual è casa tua
Ma qual è casa mia
Dal cielo è uguale, giuro
Mi manca la mia zona
Mi manca il mio quartiere
Adesso c’è una sparatoria
Baby scappa via dal dancefloor
Sempre stessa storia
Di alzare un polverone non mi va (va)
Ma, come fate a dire che qui è tutto normale
Per tracciare un confine
Con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane
Non c’è mai pace
Ma il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Non mi sento tanto bene
Però
Sto già meglio se mi fai vedere
Il mondo come lo vedi tu
Non mi serve un’astronave, lo so
Casa mia,
Casa tua,
Che differenza c’è? Non c’è
Ma qual è casa mia
Ma qual è casa tua
Ma qual è casa mia
Dal cielo è uguale, giuro


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