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VIDEO | Aurora boreale in Italia, le spettacolari immagini

I cieli italiani si sono mostrati con una luminosità particolare nel tardo pomeriggio di domenica: si è trattato di un'aurora polare

Pubblicato:05-11-2023 23:13
Ultimo aggiornamento:06-11-2023 19:30
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AURORA foto astrofili palidoro
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ROMA – Nel pomeriggio di domenica 5 novembre i cieli italiani si sono tinti in maniera insolita: i consueti tramonti si sono caricati di rosa intensi e rosso fuoco, con una luminosità particolare. Che cosa è successo? Si è verificata un’aurora boreale, un fenomeno molto inconsueto alle nostre latitudini.

AURORA foto astrofili palidoro
Immagine Gruppo Astrofili Palidoro

AURORA BOREALE, CHE COS’E’

L’aurora polare è un fenomeno in cui i protoni e gli elettroni del vento solare si scontrano con la ionosfera terrestre dando vita all’emissione di luce in varie lunghezze d’onda. L’aurora polare prende il nome di ‘boreale’ quando avviene nell’emisfero nord (il nostro) e ‘australe’ quando avviene nell’emisfero sud. Le aurore polari, come suggerisce il nome, sono solitamente visibili nelle zone intorno ai poli terrestri. In periodi di attività particolarmente intensa del Sole possono mostrarsi anche più a sud. Raramente era capitato in Italia, ancor più di rado nei cieli del centro Sud.

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aurora boreale virtual telescope
Immagine ottenuta dal Virtual Telescope, postazione di Manciano (Grosseto)

L’AURORA BOREALE NEI CIELI ITALIANI DOMENICA 5 NOVEMBRE

Sui social si sono susseguite le pubblicazioni delle immagini spettacolari. Tra i primi ad accorgersene, gli abitanti del Nord Italia. Lo stesso governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha condiviso una foto di Catia Greppi di Meteo Emilia-Romagna scattata a Porto Garibaldi, provincia di Ferrara. Con il passare dei minuti, l’aurora boreale è diventata ben visibile anche in zone più meridionali, come testimoniano gli scatti di Manciano (Grosseto) e Palidoro (Roma).

aurora monte alfeo

Un bagliore rosaceo, immortalato dalla vetta del monte Alfeo, cima al confine tra la provincia di Genova e quella di Piacenza. Anche la Liguria si iscrive nel novero delle regioni italiane che hanno osservato nei propri cieli l’aurora boreale. L’evento, più unico che raro a queste latitudini, è stato catturato da una webcam della rete Limet in Val Trebbia, ieri sera alle 18.21, a 1.651 metri di altitudine. “L’aurora boreale è stata avvistata anche in Liguria- testimonia il governatore ligure, Giovanni Toti, postando l’immagine sui propri canali social- lo scatto mostra la tipica colorazione rosacea del cielo, ben visibile grazie all’assenza di inquinamento luminoso. Uno spettacolo raro e straordinario”.

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aurora boreale italia
Foto Catia Greppi

L’ASTROFISICO GIANLUCA MASI: “AURORA POLARE VISIBILE IN ITALIA, ECCO PERCHÉ”

Il fenomeno delle aurore polari “è una chiara manifestazione dell’interazione che c’è tra l’attività fisica del Sole e il nostro pianeta- spiega l’astrofisico Gianluca Masi, fondatore del Virtual Telescope Project-. In questa circostanza abbiamo potuto apprezzare un simile evento da latitudini solitamente escluse dallo spettacolo. Quello che è successo è che la nostra stella ha dato vita a due eventi importanti di espulsione di massa coronale– si tratta di plasma, elettroni e protoni-, particelle cariche trasportate dal vento solare che hanno raggiunto la terra, interagendo con la nostra magnetosfera. Si è innescata una complessa fenomenologia che chiama in causa la nostra ionosfera e alla fine l’effetto visivo è l’accensione di queste magnifiche luci nel cielo che sono le aurore. È stata proprio ‘eccezionalità dei fenomeni fisici legati al Sole ad allargare l’area geografica da cui potere apprezzare gli effetti di quegli eventi solari sulla nostra atmosfera. Una eccezionale attività solare ha permesso la visibilità dei fenomeni corrispondenti, le aurore, da latitudini dalle quali solitamente non si vedono“.

“A memoria ricordo che una ventina di anni fa ci fu un fenomeno simile. Ricordo personalmente di avere visto un’aurore polare da Roma– racconta Masi, che ha osservato il fenomeno del 5 novembre dalla postazione di Manciano del Virtual Telescope Project-. Ce ne è stata una più modesta qualche settimana fa dalle latitudini più settentrionali, ma nulla a che vedere con questo fenomeno, osservato da quasi tutto il Paese”.

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