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Il leader del blitz di Casapound al Consiglio del Friuli è un dipendente della Regione

Francesco Clun risulta impiegato nella Direzione centrale Salute. Cosolini (Pd): "Scatterà il licenziamento 'per giusta causa'? Mi pare il minimo"

Pubblicato:05-08-2020 11:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:43

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TRIESTE – Dopo il danno, la beffa. Il leader del manipolo di militanti di Casapound che ieri hanno fatto irruzione in Consiglio regionale, nonché segretario provinciale dell’organizzazione di estrema destra a Trieste, Francesco Clun, sarebbe un dipendente a tempo determinato della Regione Friuli Venezia Giulia.

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Risulta infatti attivo nell’oganigramma della Regione, confermano dalla segreteria del Consiglio regionale, e lo stesso Clun lo elenca sia sul suo profilo Linkedin -il social dedicato all’attività professionale- sia in un curriculum caricato sul sito web di Casapound. In quest’ultimo, riferito a un contratto di somministrazione precedente scaduto, ma evidentemente rinnovato, Clun spiega: “Mi occupavo principalmente della gestione dei fondi dedicati al sistema di integrazione sociosanitaria. In particolare mi occupavo della redazione dei decreti, dei bandi di concorso e di tutti gli atti successivi a questi ultimi per l’erogazione di contributi pubblici, ivi compresa la rendicontazione finale da parte dei beneficiari. Mi occupavo inoltre- continua nel curriculum- delle modifiche alle leggi regionali in materia di sanità nonché della redazione di alcune delibera della Giunta Regionale relativa all’assessore di riferimento. Infine assistevo gli altri uffici nell’ambito dei progetti europei Por-Fesr”.


A reagire per primo alla notizia che il leader dell’irruzione di Casapound potesse essere un dipendente regionale il consigliere regionale Pd, Roberto Cosolini, che stamattina scrive su Facebook: “Scatterà il licenziamento ‘per giusta causa’? Mi pare il minimo”.

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