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Migranti, asse Italia-Malta contro ‘l’indifferenza dell’Ue’. Mediterranea aspetta la Marina Militare

I 54 migranti su nave 'Alex' verso La Valletta, divieto di ingresso per la nave Alan Kurdi: "Vada in Tunisia o in Germania"

Pubblicato:05-07-2019 06:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29

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ROMA – A quanto si apprende da fonti del Viminale c’e’ accordo totale tra Italia e Malta: la Valletta è disponibile ad accogliere gli immigrati a bordo della nave Alex di Mediterranea, e Roma ne riceverà altrettanti da Malta per lasciare invariata la pressione dell’accoglienza sull’isola.

Il Viminale, inoltre, sta predisponendo il divieto di ingresso in acque territoriali italiane per la nave Alan Kurdi (nave tedesca di ong tedesca). La nave potrà fare rotta verso la Tunisia o verso la Germania.

Anche in questo caso, rilevano fonti del Viminale, la posizione del governo italiano è perfettamente coincidente con quella di Malta. Due Paesi che stanno subendo, ormai da anni, l’indifferenza e l’incapacità dell’Unione europea.


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Ecco la Alex #Mediterranea, bloccata in acqua internazionali per tutto il giorno sotto il sole a picco.

La Alex non è attrezzata per garantire a lungo la sicurezza di un numero così alto di persone. È stata costretta a imbarcare i naufraghi per una questione di vita o di morte. pic.twitter.com/Ojt6cqeoBS

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 5 luglio 2019

MEDITERRANEA: PASSATE 3 ORE, MA NON SI MUOVE NIENTE. CHI INTRALCIA?

“Sono passate 3 ore da quando il ministero della Difesa ha annunciato di aver messo a disposizione navi della Marina militare per evacuazione, trasferimento e sbarco a Malta delle 41 persone salvate ora a bordo della Alex. Niente pare muoversi. Chi sta intralciando l’operazione?”. Lo scrive Mediterranea su Twitter linkanado il Viminale e il ministero delle Infrastrutture e trasporti.

MEDITERRANEA: IN CORSO EVACUAZIONE DI NAVE ALEX

“Dopo visita a bordo dei medici Smom, è in corso l’evacuazione a bordo di motovedetta CP300 della @GuardiaCostiera delle prime 13 persone salvate da nave Alex. Si tratta dei soggetti più vulnerabili (bambini, donne) e delle loro intere famiglie. È una buona notizia. Finalmente. Adesso devono sbarcare presto anche gli altri naufraghi rimasti. L’accordo tra governi italiano e maltese è stato confermato da entrambe le parti: siamo in attesa che le Autorità organizzino il loro trasferimento a Malta su assetti militari, dal momento che questa operazione non può ovviamente avvenire a bordo di Nave Alex”. Lo scrive Mediterranea Saving Humans su Facebook e Twitter.

Mediterranea salva 54 migranti, Salvini chiude i porti: “Vadano a Malta”

Questa notte il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato, di concerto con i colleghi alla Difesa e ai Trasporti, il divieto di ingresso, transito e sosta in acque territoriali italiane della nave Alex di Mediterranea.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini spiega che “le autorità marittime maltesi hanno dato alla nave dei centri sociali indicazione di dirigersi verso il porto di La Valletta, dove potranno attraccare. Incredibilmente, la ONG si sta rifiutando di andare a Malta, paese europeo sicuro. In questo momento sono fermi, affiancati dalla nave di una ONG spagnola, poiché stanotte abbiamo consegnato il divieto di ingresso nelle acque italiane. Se non dirigeranno verso Malta, è chiaro che sarà l’ennesimo atto di disobbedienza, violenza e pirateria: io non mollo”.

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“Il Decreto è illegittimo: perché non può applicarsi a una nave che ha effettuato una operazione di soccorso a tutela della vita umana in mare. E perché non può essere vietato a una bandiera italiana ingresso nelle acque del proprio Paese”, dicono dalla ong.

Alessandra Sciurba, la portavoce di Mediterranea Saving Humans, a bordo della nave Alex, ha appena confermato come la piattaforma umanitaria italiana sia “pronta a sbarcare a Malta le 54 persone salvate ieri in acque internazionali.”

“È sufficiente che le Guardie Costiere maltese e italiana organizzino con le loro motovedette il trasferimento dalle acque di Lampedusa al porto de La Valletta.”

Veniteli a prendere – conclude Sciurba – siamo grati a Malta per la disponibilità, ma il veliero Alex non è in grado di navigare per oltre cento miglia.”

OPEN ARMS SOCCORRE ‘ALEX’, MA PORTO MALTA CHIUSO: MOTIVI POLITICI

“Abbiamo prestato assistenza medica alle persone a bordo di Alex, abbiamo offerto la nostra imbarcazione per accompagnarle a Malta. Malta ci ha risposto che il porto per noi è chiuso per motivi politici. La Spagna tace. Chi è rimasto a difendere il diritto del mare e la vita?”. Così, su twitter, la ong battente bandiera spagnola Open Arms.

La chiusura dei porti da parte delle autorità maltesi è una misura specifica nei confronti delle sola ong spagnola. A chiarirlo è Oscar Campos, fondatore di Open Arms, che sul suo account twitter scrive: “Malta, con buona volontà, ha offerto il proprio porto per le 54 persone salvate ieri da un veliero italiano che ci ha richiesto assistenza medica urgente. Avremmo potuto trasportare noi le persone a Malta però, secondo le autorità, per motivi politici non possono autorizzare lo sbarco di Open Arms”.

Intanto la nave ‘Alex’ della ong Mediterranea resta dalle 4 di questa notte al limite delle acque territoriali italiane con le 54 persone salvate ieri. Dopo l’offerta del governo maltese, la ong italiana ha risposto che “le caratteristiche della nave non consentono di affrontare la traversata verso #Malta. Ma siamo disponibili a trasferire i naufraghi su motovedette maltesi o della @guardiacostiera italiana”.

NAVE ‘ALAN KURDI’ SALVA 65 MIGRANTI: LIBIA NON RISPONDE

“Questa mattina, la nave Alan Kurdi ha avvistato un gommone blu che trasportava 65 persone, a circa 34 miglia dalla costa libica. Le persone sono state evacuate e ora sono a bordo della nave. Le autorità libiche non rispondono”. Così sul suo profilo twitter la ong battente bandiera tedesca Sea Eye, in missione con la nave ‘Alan Kurdi’ nel Mediterraneo.

La Alan Kurdi è adesso in navigazione verso nord e attende una risposta dalle autorità italiane e maltesi per individuare un porto sicuro nel quale far sbarcare i migranti.

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