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Migranti, Renzi attacca il Pd: “Non sono minaccia alla democrazia”

L'ex segretario, in una lettera a Repubblica, è molto critico verso le posizioni che assunsero Minniti e Gentiloni

Pubblicato:05-07-2019 08:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29
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ROMA – “Non abbiamo sottovalutato la questione immigrazione: l’abbiamo sopravvalutata quando nel funesto 2017 abbiamo considerato qualche decina di barche che arrivava in un Paese di 60 milioni di abitanti, “una minaccia alla democrazia”“. Lo dice Matteo Renzi, in una lettera a Repubblica, citando un’espressione usata dall’ex ministro dell’Interno del governo Gentiloni Marco Minniti.

“Il crollo nei sondaggi del Pd – aggiunge Renzi- comincia quando si esaspera il tema arrivi dal Mediterraneo e allo stesso tempo si discute lo Ius soli senza avere il coraggio di mettere la fiducia come avevamo fatto sulle Unioni civili. Geometrica dimostrazione d’impotenza: allarmismo sugli sbarchi, mancanza di coraggio sui valori. Il successo di Salvini inizia lì. L’Italia non ha un’emergenza immigrazione, ma tre emergenze gravissime: denatalità, legalità, educazione. La prima è la più preoccupante: un Paese senza figli è un Paese senza futuro. E paradossalmente non ne usciamo neppure con gli immigrati. La demografia segna la fine delle civiltà, non qualche migliaio di rifugiati che sbarcano nel Mediterraneo. E nel resto d’Europa “l’invasione” che paventano i populisti nasce dalle culle, non dai barconi”.

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MIGRANTI. ZINGARETTI: RENZI? NO A ETERNO REGOLAMENTO CONTI, NON SI LOGORI PRESENTE

“Le accuse di Renzi? Ma Renzi era il segretario, rieletto con grande consenso dalle primarie del Pd”, dice Nicola Zingaretti in risposta a chi gli chiede un commento alla lettera di Matteo Renzi a Repubblica.

“Faccio fatica a credere che questi temi gli siano sfuggiti di mano, quindi interpreto l’intervista anche come una severa autocritica. Quello che penso in merito alle politiche migratorie – aggiunge Zingaretti- l’ho detto ieri e ribadito oggi in un’intervista. Ma quello che è sbagliato e’ vivere nel passato quasi in un eterno regolamento di conti, che ci isola dalla società che invece a noi chiede una visione, politiche per il lavoro, lo sviluppo, il dibattito. L’iniziativa che ci serve è questa”.

Zingaretti conclude: “Io guardo al futuro per voltare pagina e sconfiggere una destra pericolosa. Questa è la priorità, faccio un appello a tutti i dirigenti del PD. Interventi per costruire e pensare il futuro, non per logorare il presente”.

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