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ROMA – “Non siamo più la repubblica delle banane. Quest’Italia qui è finita“: lo ha detto Giorgia Meloni a proposito della norma sui rave party nella conferenza stampa che si è tenuta dopo il Consiglio dei ministri. “Le cose si possono fare, e si possono fare rispettando le regole e le leggi dello stato italiano”. E rimbalza le critiche di chi ha accusato il governo di voler imbavagliare le manifestazioni. Il governo, dice la premier, è disponibile a cambiare la norma sui rave “purchè le critiche non siano pretestuose”. E spiega: “Ho sentito dire di tutto, che vogliamo vietare le manifestazioni. È quanto di più lontano dalla mia storia”, dice Meloni.
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“Se qualcuno ha idee per migliorare la norma sui rave, be’ il Parlamento esiste per questo. In sede di conversione se qualcuno pensa che si possa fare meglio, siamo disponibili ad ascoltare”, dice la presidente Giorgia Meloni.
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La conferenza stampa, rave a party, è stata incentrata sul caro energia e su come fronteggiare la crisi legata all’escalation dei costi del prezzo del gas. Il vero nodo per l’Italia nei prossimi mesi. Sono state “individuate risorse per 30 miliardi di euro”, ha detto Giorgia Meloni a proposito dell’approvazione del Nadef (Nota di aggiornamento del Def). Con questa Nadef, ha proseguito Meloni, “riusciamo per il 2022, in forza dell’extragettito e una crescita dell 0,5% in più di Pil, a recuperare di 9,5 miliardi. Per quanto riguarda il 2023 l’indebitamento programmatico al 4,5% che poi va a scendere nel 2025 ci consente di liberare altri 22-23 miliardi per affrontare il caro energia. Di fatto individuiamo risorse per oltre 30 miliardi di euro per affrontare l’emergenza energetica“, aggiunge Meloni.
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“Noi riusciamo per il 2022 con questa Nadef a liberare circa 9,5 miliardi che la prossima settimana vogliamo utilizzare sul caro energia. Per prorogare i provvedimenti in essere e immaginare nuove misure”, dice ancora Meloni.
Il Nadef “libera 22-23 miliardi per il 2023 che intendiamo destinare in via esclusiva per affrontare il tema del caro energia”, conclude.
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