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De Magistris: “De Luca ha ripreso il lanciafiamme ed è pronto a chiudere, ma pensi a darci numeri precisi”

Il sindaco di Napoli chiede "numeri precisi, con caratteristiche per quartieri, trend, mappature epidemiologiche" e non "i numeri del lotto"

Pubblicato:02-10-2020 10:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:59
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ROMA – “Il presidente della Regione dovrebbe rispondere a una domanda che io gli ho rivolto per iscritto e pubblicamente e cioè di darci dei dati più precisi”. Chiede maggiore chiarezza il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, sui numeri che girano attorno all’emergenza sanitaria in Campania, prima regione in Italia per contagi da covid-19 riscontrati.

“Io qua comincio ad avere un po’ di dubbi e perplessità – dice de Magistris – perché non ci viene fornito il quadro chiaro e vorrei ricordare al presidente che il sindaco di Napoli, come ogni sindaco è responsabile primo della salute dei propri cittadini. É dovere del presidente della Regione – ammonisce il primo cittadino partenopeo – fornire non numeri come se fossero numeri a lotto ogni giorno, ma numeri con caratteristiche per quartieri, trend, mappature epidemiologiche. Tutto questo non avviene – aggiunge – ed è molto grave, perché noi ci vorremmo preparare a dei provvedimenti mirati, immediati ed efficaci, senza arrivare poi alla chiusura totale che lui minaccia”.

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De Magistris parla dell’intenso aumento dei casi in Campania e risponde al governatore De Luca che denuncia mancanza di controlli su assembramenti e uso delle mascherine da parte delle forze dell’ordine: “De Luca ha un po’ quest’abitudine a scaricare le responsabilità, lui non le ha mai su nulla e i responsabili sono o i cittadini se c’è il contagio, o le forze di polizia se non si controlla. Forse avrà chiesto al Governo anche i poteri militari – dice il sindaco di Napoli -, non lo so. Intanto continuo a non avere risposta su quelle che sono le ordinanze che noi ci aspettavamo, quelle sulla tutela della salute: più posti letto, più tamponi, più test, più ricerche epidemiologiche più rete di protezione territoriale, più medici, più ambulatori, più infermieri. Tutto questo – conclude – non c’è e credo che queste erano le ordinanze che tanti campani e tanti napoletani, io per primo ci saremmo aspettati, e che avrei anche applaudito e sottolineato”.

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“DE LUCA HA RIPRESO IL LANCIAFIAMME E FA TERRORISMO”

“L’ultima ordinanza ha creato molti problemi perché in 24 ore e forse meno ha imposto delle restrizioni che hanno creato difficoltà estreme a migliaia di operatori economici e cittadini e non c’era ragione in 24 ore di arrivare a un provvedimento di quel tipo”. Continua la critica a distanza del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nei confronti del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo l’emanazione dell’ordinanza regionale, in tema di contrasto alla diffusione del covid-19, che pone una stretta alle attività ricreative.

“Credo che bisogna lavorare di più in sinergia con le istituzioni – dice de Magistris – perché ci sia rigore e responsabilità, ma anche fiducia e continuare la vita in momenti così difficili. Invece, mi pare – continua il sindaco di Napoli -, che stia tendendo a prevalere quell’atteggiamento minatorio, propagandistico, terroristico, del chiudere tutto, quando tutti sappiamo che un lockdown in Campania in questo momento sarebbe una decisione impensabile e prima di annunciarla dovrebbero essere messe in campo tutta una serie di azioni”.

De Magistris accusa De Luca di “aver ripreso dal garage il lanciafiamme dopo averlo deposto per la campagna elettorale per ragioni politiche” e in opposizione rilancia la sua idea di gestione dell’emergenza sanitaria: “Bisogna affrontare, come stiamo provando a fare, questa fase di convivenza col virus, non rinunciare ad altri diritti insopprimibili, non rinunciare in maniera tropo frettolosa alle attività economiche, al lavoro, alle relazioni sociali, alle relazioni culturali”.

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