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VIDEO | A Giffoni Good Games i big della cultura interattiva

Dalla premio Oscar Sarah Arduini a Jean-Luc Sala, art director di Assassin’s Creed Mirage, e Himorta, l’influencer cosplayer più nota d’Europa

Pubblicato:02-07-2023 19:40
Ultimo aggiornamento:03-07-2023 11:46

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GIFFONI VALLE PIANA (Salerno) – Dall’esperta di effetti speciali premio Oscar Sarah Arduini a Jean-Luc Sala, direttore creativo dell’imminente Assassin’s Creed Mirage, e Himorta, alias Antonella Arpa, l’influencer in ambito cosplayer più famosa d’Europa. Sono questi alcuni dei più importanti ospiti di Giffoni Good Games, l’evento – prodotto da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Giffoni Experience -, totalmente dedicato ai videogiochi e alla cultura interattiva, agli anime e alla pop culture, che si è tenuto fino a oggi nella Multimedia Valley di Giffoni Valle Piana (Salerno).

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LE VIDEO INTERVISTE

Vincere un Oscar è sicuramente un sogno, è un qualcosa che nella vita non dai per scontato, non è un qualcosa che normalmente si sogna perché è talmente alto come livello che neanche tendi a sperare. Vincere questo premio sicuramente ti incoraggia ancora di più a continuare su quella strada”, ha raccontato alla Dire Arduini, vincitrice di un premio Oscar per i migliori VFX con il remake de Il Libro della Giungla. Ai tanti appassionati presenti a Giffoni, nel corso della masterclass Leoni, alieni e dinosauri, la professionista dell’Animation Industry e dei Visual Effects ha parlato della sua carriera, della sua innata passione per il cinema e di come, ad oggi, l’importanza degli effetti speciali nella settima arte non possa essere sottovalutata. “Il mondo dell’animazione – ha detto – è molto simile a quello degli attori, quindi a quei film di Hollywood a cui sono appassionati. Per diventare animatori la strada è molto simile a quella che si percorre per diventare attori, poter impersonificare quel tipo di personaggio, diventare un’altra persona, capire le nuances che ci sono dietro quel Groot della galassia o quel Baloo della giunga”.

Ospite del Giffoni Good Games anche Jean-Luc Sala, art director, scrittore e studioso di narrazione visiva e scrittura mitologica. Con un passato da sceneggiatore e graphic novelist, è il direttore artistico di Assassin’s Creed Mirage, il nuovo capitolo della fortunata serie di videogiochi. “Abbiamo deciso di ritornare alle origini di Assassin’s creed. Il gioco – ha ricordato – ha avuto numerosi capitoli, ma l’ultima volta che abbiamo visto un assassino in azione era nel capitolo di Londra. Abbiamo deciso di avere nuovamente come protagonista un assassino, di ambientare il gioco in un’unica città e di restringere, come agli inizi, lo spazio d’azienda: siamo a Baghdad, nel nono secolo. Vogliamo ridare ai giocatori il gusto delle origini del game”. Ma nulla lascia pensare a un remake: “Molti degli appassionati – così ha risposto Sala alla Dire – chiedono un remake, se lo aspettano. Il nuovo gioco non sarà un remake dell’originale, ma trasmetterà le stesse sensazioni, le stesse emozioni del gioco originario, del primo capitolo. Noi diciamo sempre che non è né un reboot né un remake ma un remood, che non significa niente…”.


Tra i protagonisti di Giffoni Good Games Antonella Arpa, in arte Himorta, la cosplayer più seguita d’Europa sui social, protagonista di University Masters, il primo torneo di videogiochi dedicato alle università italiane. “È un torneo e-sports molto interessante: i protagonisti – ha spiegato alla Dire – sono persone assolutamente normali, non sono gamer professionisti, ma studenti universitari. La grande innovazione di questo torneo è il premio: 5mila euro in borse di studio. Tutte le università italiane hanno collaborato e si sono unite per premiare il vincitore. Questo fa capire che anche le università italiane vedono nel gaming un alleato e non un nemico“. Arpa, che lavora ormai in tutto il mondo, è originaria di Salerno: “e per una donna del Sud – ha evidenziato – vedere un evento del genere qui vuol dire veramente tanto. Il gaming, che ha a che fare tantissimo con il mio lavoro, è un settore che viene visto molto bene nel mondo, in Europa, e un po’ più a rallentatore nel Nord Italia, però il Nord si difende molto bene. Il fatto che oggi siamo qui, al Sud, a Giffoni, mi fa davvero capire che il Mezzogiorno c’è, il Mezzogiorno ama l’arte, l’intrattenimento ed è sul pezzo anche nel mondo gaming. E da donna è ancora di più importante. Io lotto molto per l’inclusività nel settore gaming delle donne, che spesso utilizzano nickname maschili per non ricevere molestie, perché magari con un nickname femminile puoi pensare: è donna quindi è scarsa, non merita di essere nel team…”.

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