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La mamma morì in mare, ora Ismail è stato affidato a una famiglia

Un medico e la sua famiglia se ne prenderanno cura

Pubblicato:02-05-2023 20:15
Ultimo aggiornamento:03-05-2023 10:48

Lampedusa
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PALERMO – Riavrà una famiglia, seppur in via temporanea, il piccolo Ismail, il bimbo di quasi sei mesi giunto a Lampedusa alcuni giorni fa e rimasto senza la madre. La donna è morta nel naufragio dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano. Ismail, accudito nei primi giorni dagli agenti di polizia della questura di Agrigento, è stato affidato alla dottoressa Alessandra Teresi, medico dell’ospedale Civico di Palermo, e alla sua famiglia.

AFFIDAMENTO TEMPORANEO

“La dottoressa Alessandra Teresi e la sua famiglia hanno compiuto un gesto di grandissima generosità e solidarietà offrendosi di accogliere il piccolo Ismail nella loro casa”, dicono il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo, che aggiungono: “A loro va il nostro più sincero ringraziamento”. L’affido del bambino, di nazionalità ivoriana, è in via temporanea. Il bambino compirà sei mesi l’8 maggio ed è in ottime condizioni di salute. A visitarlo, non appena giunto a Lampedusa, sono stati i medici del punto pediatrico del Poliambulatorio dell’isola, che la Regione ha attivato, in collaborazione con la Asp 6 di Palermo, lo scorso marzo. Adesso è seguito da un pediatra di Palermo che sta assistendo la famiglia della dottoressa Teresi nello svezzamento.

OK DAL PADRE, RIMASTO IN TUNISIA

“Abbiamo saputo – proseguono Schifani e Volo – che il padre del piccolo Ismail è stato rintracciato in Tunisia, dove è rimasto dopo che non è riuscito a imbarcarsi con la moglie e il figlio. Ha espresso, comunque, la volontà di mantenere attualmente l’affido alla famiglia di Palermo per offrirgli un futuro migliore”. “Per tutelare la serenità del bambino in questo momento delicato, la famiglia che lo ha accolto ha giustamente chiesto di rispettare la loro privacy e di spegnere i riflettori sulla vicenda – aggiungono -. Un desiderio comprensibile e legittimo che condividiamo e che ci auguriamo sia rispettato da tutti”.


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