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FOTO | Boufars vince la Neapoli Marathon, record della ‘mezza’ per Tiongik

Boufars vince la Neapolis Marathon in due ore e 20 minuti, mentre il record della 'mezza' è segnato da Paul Tiongik in un'ora e 4 minuti

Pubblicato:01-10-2023 11:38
Ultimo aggiornamento:01-10-2023 11:38
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NAPOLI – La sirena, poi il silenzio. Un minuto, poi l’applauso che scatta dalle retrovie e risale 2.500 persone per un altro commosso minuto: atleti veri, semplici runner della domenica. Tutti insieme per la Maratona di Napoli, la ‘mezza’, la “Sea Run” non competitiva di 12 km. Un’altra sirena, poi lo sparo. Il passaggio simbolico dalla Napoli “in guerra” che ricorda l’omicidio del giovane musicista Giogiò Cutolo, a quella pacificata dallo sport. Partono Hicham Boufars e Khalid Jbari, in prima fila. E così ha inizio la festa.

Due ore e venti minuti dopo (2:20,46) dopo Boufars ripassa per la seconda volta lo stesso traguardo davanti al Palazzo Reale, dopo un primo giro velocissimo e un secondo di sofferenza pura nella lunghissima estate napoletana. Era il favorito, i personal best (2:13′) difficilmente tradiscono: “Avevo il vento contro, e faceva un gran caldo, alla fine ho faticato parecchio. Ma è una gara stupenda“. Khalid Jbari arriva staccato di ben 18 minuti. Dietro, a completare il podio, l’italiano Antonino Tamarino, in 2:48.09.

Un’ora prima ecco il traguardo della Neapolis Half, chiuso a braccia alzate dal keniano Paul Tiongik in 1:04.35 (record della gara) che aveva vinto anche la mezza di Firenze, confermandosi uno dei migliori protagonisti sulla distanza. Tra le donne vince la keniana Teresiah Kwamboka Omosa, in 1:14.29.


Ma la maratona è uno sport sociale, inclusivo. E il vero spettacolo è la coda coloratissima di chi partecipa, trainata dalla cometa dei top runner. I “pacers” accompagnano a gruppetti i podisti, col sorriso sghembo della fatica felice. Zainetto in spalla, vessillo in alto col tempo da tenere, ritmo costante verso la meta “di tutti”. Il rosario dei maratoneti si sgrana per tutta la mattina, mescolando l’arrivo velocissimo della mezza ai partecipanti non-competitivi della Sea Run. In una allegra confusione organizzata, perfettamente aderente allo spirito generale. Ognuno col suo tempo, ognuno diverso. Tutti vincitori, nessun vinto.

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