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Niente aumento dell’Iva e taglio al cuneo fiscale, il governo approva il Def

La Manovra sarà di circa trenta miliardi. E il ministro Gualtieri 'bastona' il governo Conte I

Pubblicato:01-10-2019 06:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:46
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ROMA – Il consiglio dei ministri ha approvato, ieri sera, la nota di aggiornamento al Def, documento di Economia e Finanza su cui sarà imbastita la manovra economica.

“Il nostro obiettivo è abbassare le tasse e le aliquote dell’Iva in prospettiva”, ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa.

“La manovra è di circa 29-30 miliardi, che è sostenuta in parte attraverso i margini di utilizzo della flessibilità, circa la metà”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.


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Le risorse per il 2020 impegneranno lo 0,8% del Pil. Le risorse saranno assicurate dai seguenti ambiti di intervento: – Misure di efficientamento della spesa pubblica e di revisione o soppressione di disposizioni normative vigenti in relazione alla loro efficacia o priorità, per un risparmio di oltre 0,1 punti percentuali di pil. – Nuove misure di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, nonché interventi per il recupero del gettito tributario anche attraverso una maggiore diffusione dell’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili, per un incremento totale del gettito pari a 0,4 per cento del pil. – Riduzione delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali, che nel complesso aumenterebbero il gettito di circa lo 0,1 per cento del pil. – Altre misure fiscali, fra cui la proroga dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni, per oltre 0,1 punti percentuali.

IL DEFICIT

“Rispetto ai livelli programmatici del Def 2019, l’obiettivo di indebitamento netto in rapporto al pil passa dal 2,1 al 2,2 per cento nel 2020, risulta invariato nel 2021 e migliora nel 2022 di 0,1. In termini strutturali, il livello del saldo risulta invariato nel 2020, per poi peggiorare di 0,1 nel 2021 e 0,2 nel 2022”. Il deficit si attesta 2,2 per cento anche nel 2019 oltre che nel 2020, mentre cala all’1,8% nel 2021.

Il deficit che sale al 2,2% “nel 2019 consente un miglioramento strutturale dello 0,3% come concordato con la commissione europea” a luglio. Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a margine della conferenza stampa. Le raccomandazioni Ue dello scorso luglio “chiedevano all’Italia una correzione del deficit strutturale dello 0,6%. In questa manovra abbiamo un piccolo deterioramento strutturale dello 0,1” e “per questo io indico la flessibilità nello 0,7”, spiega il ministro. “Questo rientra a nostro giudizio all’interno dell’applicazione della flessibilità prevista dal patto”, il governo “credibilmente può sostenere a livello europeo questo deficit” che a livello nominale non peggiora e che rappresenta “un atteggiamento prudente e appropriato alla congiuntura”, ha concluso.

IL CUNEO FISCALE 

“L’impegno aggiuntivo necessario alla riduzione del cuneo fiscale nel 2020 è valutato in 0,15 punti percentuali di pil, che saliranno a 0,3 punti nel 2021”, si legge nella bozza approvata.

GUALTIERI LODA LA RESILIENZA ITALIANA

“Negli ultimi quindici mesi l’Italia ha attraversato una fase complessa, in cui forti turbolenze internazionali si sono assommate ad un’accentuata discontinuità nella politica nazionale e nelle scelte economiche più importanti”. Non ha lesinato critiche al governo ‘Conte 1’, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che nella premessa alla nota di aggiornamento del Def passa in rassegna anche gli effetti delle politiche economiche gialloverdi. “Il nuovo Governo – dice il titolare del Tesoro- si è da poco insediato in un contesto di bassa crescita e persistente disagio sociale. Nonostante le importanti misure adottate negli ultimi tempi, le disuguaglianze all’interno della nostra società restano acute e le sfide che dobbiamo affrontare sono difficili. Ciononostante, la resilienza che l’Italia ha mostrato anche nei momenti più delicati a livello economico, finanziario ed istituzionale fornisce una solida base di partenza. Le tensioni sui mercati finanziari interni sono rientrate e l’Unione Europea sembra aver recuperato una maggiore unità d’intenti per rispondere alle sfide interne ed esterne”.

INVESTIMENTI PUBBLICI PER 50 MILIARDI

“In questa prospettiva, nella prossima Legge di bilancio saranno aumentati gli investimenti pubblici e il Governo si impegnerà per accelerarne l’attuazione. Inoltre, verranno introdotti due nuovi fondi di investimento, assegnati a Stato e Enti territoriali, per un ammontare complessivo di almeno 50 miliardi su un orizzonte pluriennale, che si affiancheranno e daranno continuità ai fondi costituiti con le ultime tre Leggi di bilancio. Le risorse saranno assegnate per attivare progetti di rigenerazione urbana, di riconversione energetica e di incentivo all’utilizzo di fonti rinnovabili”,  ha scritto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, nella nota di aggiornamento al Def.

IL PATTO CON I CITTADINI SUL FISCO

“Vogliamo incentivare la moneta elettronica, fare un grande patto economico con i cittadini senza penalizzare nessuno”. Lo ha ribadito Conte in conferenza stampa. “Senza penalizzare i commercianti e avvantaggiando i consumatori”, ha sottolineato. Nella bozza approvata si legge che ci saranno”nuove misure di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, nonché interventi per il recupero del gettito tributario anche attraverso una maggiore diffusione dell’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili, per un incremento totale del gettito pari a 0,4 per cento del pil (circa 7 miliardi, ndr)“.

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