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Ragazzo di 14 anni investito e ucciso da un’auto pirata nel veronese, fermato un uomo

Zaia: "Se l'investitore si fosse fermato forse l'epilogo per questo ragazzo sarebbe stato diverso"

Pubblicato:01-08-2023 17:41
Ultimo aggiornamento:02-08-2023 11:48
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arresto quarticciolo
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VERONA – Un ragazzo di 14 anni è stato investito ed ucciso poco prima della mezzanotte di lunedì 31 luglio a San Vito di Negrar (Verona) da un’auto che non si è fermata a prestare soccorso. Il giovane, di origini ghanesi, si chiamava Chris Obeng Abom. Giocava in una delle squadre giovanili del Negrar e sognava di fare il calciatore.

Martedì pomeriggio è stato fermato un operaio 39enne del posto. L’uomo è stato rintracciato dai Carabinieri grazie al sistema di videosorveglianza comunale e ai detriti dell’auto che sono stati trovati sul luogo dell’incidente. Il 39enne aveva dei precedenti per spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebrezza. L’uomo avrebbe ammesso di aver guidato l’auto la notte scorsa, ma non di aver investito il 14enne.

 “Un’altra tragedia inaccettabile, un’altra giovane vita stroncata da un pirata della strada, che mi auguro sia individuato al più presto”, dichiara il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando la notizia.


“Alla famiglia, ai suoi amici, a tutti coloro che hanno voluto bene a questa giovane vita stroncata mentre sbocciava- aggiunge Zaia- rivolgo il mio più addolorato cordoglio”. “Fa male, fa molto male- prosegue il Governatore- dover prendere atto di un ennesimo atto criminoso, com’è quello di non soccorrere una persona dopo un incidente. Se l’investitore si fosse fermato e avesse chiamato i soccorsi forse l’epilogo per questo ragazzo sarebbe stato diverso e magari oggi non saremmo qui a piangere l’ennesima giovane vita stroncata su una strada. Quanto accaduto è inaccettabile”.

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