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Giancarlo Giannini, ‘travolto dagli anni 80 nell’azzurro del primo agosto’

Uno degli attori più brillanti del nostro cinema festeggia oggi 80 anni

Pubblicato:01-08-2022 15:20
Ultimo aggiornamento:01-08-2022 17:20

giancarlo giannini
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ROMA – Dal teatro alla televisione, dal cinema al successo internazionale. Attore ribelle, poliedrico, al tempo stesso divo e uomo del popolo. Per lui sullo schermo non sono mai esistiti limiti. Si è calato nei panni di qualsiasi tipo di personaggio, che ha scritto pagine della storia del cinema: dall’operaio proletario al boss mafioso, dal protagonista di commedie all’italiana a quello di pellicole di impronta più drammatica, mettendo in scena con una disarmante disinvoltura anche numerosissimi dialetti, sia meridionali sia settentrionali. È una delle voci più riconoscibili e graffianti della settima arte: ha doppiato, tra i tanti, Al Pacino, Jack Nicholson, Michael Douglas, Ryan O’Neal, Harvey Keitel, Mel Gibson, Richard Gere e moltissimi altri. Senza dimenticare, una curiosità che forse non tutti sanno, che è anche progettista tecnico. Una delle sue opere, per esempio, è il giubbotto pieno di gadget indossato da Robin Williams nel film del 1992 ‘Toys – Giocattoli’ di Barry Levinson. Tutto questo è riconducibile a uno degli attori più brillanti del nostro cinema: Giancarlo Giannini che oggi festeggia 80 anni, insieme alla sua famiglia e il figlio Adriano, che ha seguito le orme del padre.

GIANCARLO GIANNINI FESTEGGIA 80 ANNI

Un traguardo raggiunto dopo performance memorabili e successi, come nel recente ‘I Fratelli de Filippo’ di Sergio Rubini in cui ha interpretato Eduardo Scarpetta. Classe 1942, nato a La Spezia, ha esordito al cinema nel 1965 nel film ‘Libido’ e ha raggiunto la popolarità nel ruolo di protagonista dello sceneggiato televisivo ‘David Copperfield’ (1965), adattamento del romanzo omonimo di Charles Dickens firmato da Anton Giulio Majano. Nello stesso anno l’incontro degli incontri: quello con Lina Wertmüller. La grande regista lo ha diretto in ‘Rita la Zanzare’ con Rita Pavone e ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore’ al fianco di Mariangela Melato. Da attore italiano a divo internazionale. Nel 1977 Giannini è atterrato a Hollywood per ‘Paqualino Settebellezze’, candidato a quattro premi Oscar, insieme alla Wertmüller (è stata la prima donna a ricevere la nomination nella categoria Miglior regia).

TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL’AZZURRO MARE D’AGOSTO

La sua relazione con il cinema holywoodiano è poi proseguita con registi del calibro di Francis Ford Coppola, Tony Scott, Ridley Scott e nei panni di René Mathis in due film su James Bond ‘Casino Royale’ e ‘Quantum of Solace. Tra i ruoli più iconici non si può non ricordare ‘Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto’ di Lina Wertmüller del 1974. Qui ha interpretato Gennarino Carunchio, il marinaio siciliano comunista impegnato in una singolare relazione su un’isola deserta con la ricca borghese Raffaella Pavone Lanzetti, interpretata da Mariangela Melato. Un film che si è fatto manifesto della lotta di classe. I due protagonisti, in perenne lite tra schiaffi, insulti, sesso e passione, hanno rappresentato l’eterno scontro tra nord e sud, tra ricchi e poveri e tra comunisti e capitalisti. Ma anche femminismo, razzismo, discriminazioni sociali, di genere e politica.


Oggi, quel il siparietto di quarant’anni fa tra la “Bottana industriale” e il “Signor Carunchio” resta attuale, riempiendo le cronache dei giorni nostri. Gennarino prende a calci e schiaffi Raffaella punendola per l’aumento del prezzo della carne, per il malfunzionamento degli ospedali e per l’evasione fiscale. Inoltre, le fa lavare la sua biancheria trattandola come una serva. Raffaella, invece, capisce quanto la vita precedente l’abbia resa infelice e quanto la sua sottomissione sia una liberazione. Seppur difficile da comprendere, non è poi così lontano dalla realtà di oggi.

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