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Covid, D’Amato difende lo Spallanzani: “Su Russia fantasiose ‘spy story’ costruite ad arte”

"È in corso da giorni una campagna di veleni, costruita ad arte e immessa nel circo mediatico, da chi non vuole bene allo Spallanzani e al Paese"

Pubblicato:01-04-2022 13:17
Ultimo aggiornamento:01-04-2022 13:17

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ROMA – “Sono trascorsi solo cinque mesi da questa foto che fece il giro del mondo. L’omaggio dei Paesi del G20 ai professionisti sanitari che hanno combattuto e stanno combattendo la guerra contro il covid, un nemico invisibile. Metà di quei professionisti in camice bianco è dell’Istituto Spallanzani di Roma. Triste è un paese con scarsa memoria! È in corso da giorni una campagna di veleni, costruita ad arte e immessa nel circo mediatico, da chi non vuole bene allo Spallanzani e al Paese. Ricostruzioni fantasiose di presunte “spy story” tese solo ad alimentare i veleni”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

L’Istituto Spallanzani ha sempre agito nell’interesse della scienza e della sicurezza dei nostri cittadini. Sin dall’inizio della pandemia ha collaborato con tutti i principali partner internazionali: da Israele con la struttura del Maccabi, alla Emory University di Atlanta del prof Guido Silvestri, da Johannesburg a Città del Messico, al Gamaleya- spiega D’Amato- Durante questa pandemia lo Spallanzani è stato, ed è, un riferimento per la comunità scientifica e i professionisti sanitari. Un baluardo della tutela della salute. All’Istituto Spallanzani è andato nel giorno del ringraziamento l’ambasciatore degli Stati Uniti che disse “nessuno poteva fare il lavoro che avete fatto voi”. Il presidente Mattarella, assieme a migliaia di cittadini, quando è stato il suo turno, si è vaccinato allo Spallanzani. Quella immagine cosi sobria rappresenta un esempio per tutti noi. Il Santo Padre mandò una lettera di suo pugno ringraziando gli operatori dello Spallanzani per la loro generosità. Il Ministro degli esteri tedesco, assieme al nostro Ministro degli esteri, si recò allo Spallanzani per rendere omaggio agli operatori.Sempre nel cortile dello Spallanzani la comunità Ebraica di Roma decise di celebrare l’Hannukkah per ringraziare medici e operatori sanitari per l’impegno nella lotta alla pandemia”.

“Ora sono giorni che si tentano di gettare ombre e veleni- sottolinea D’Amato- Difendo l’Istituto Spallanzani, le operatrici e gli operatori, che in questi giorni hanno scritto una lettera aperta per respingere qualsiasi illazione. I protagonisti del lavoro di questi due anni, che sono sempre gli stessi, sono passati dai più alti riconoscimenti al merito della Repubblica ad esser individuati come figure losche e potenziali spioni. Ma suvvia ci vuole serietà e schiena dritta contro la calunnia che è un venticello sottile. Il lavoro prosegue nell’interesse della comunità. Ringrazio il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ci è sempre stato vicino, anche in questi giorni, e che qui aprì la campagna di vaccinazione anti-covid19 del nostro Paese.
Ringrazio il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per la sua costante azione di governo. Poche parole e tanti fatti. Viva l’Istituto Spallanzani e la sua splendida comunità di professionisti, sempre!”.


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