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Il ministro della Cultura ucraino: “Escludere la Russia dall’Unesco, non rispetta le convenzioni”

Alexander Tkachenko parla alla conferenza ministeriale del Consiglio d'Europa dedicata ai temi del patrimonio e delle politiche culturali. E ringrazia l'Italia per la proposta di ricostruire il teatro di Mariupol

Pubblicato:01-04-2022 11:38
Ultimo aggiornamento:01-04-2022 11:49

mariupol ucraina
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ROMA – “La Russia ha violato la convenzione dell’Aia durante i conflitti armati, ecco perché bisogna assolutamente escluderla dal’Unesco e trasferire la 45esima sessione del Comitato per il Patrimonio mondiale culturale da Kazan. È impossibile adesso parlare di tutelare il patrimonio culturale in un Paese che lo rovina e uccide civili“. Lo ha detto Alexander Tkachenko, ministro della Cultura e della politica dell’Informazione ucraino, parlando in collegamento video durante la conferenza ministeriale del Consiglio d’Europa dedicata ai temi del patrimonio e delle politiche culturali.

FRANCESCHINI: “CONSIGLIO D’EUROPA SANZIONI CHI MINACCIA LIBERTÀ”

La conferenza al Palais de l’Europe di Strasburgo è stata presieduta dal ministro della Cultura italiano, Dario Franceschini, nell’ambito della presidenza italiana del Consiglio d’Europa. “Voglio ribadire a nome dell’Italia la più ferma condanna per l’invasone dell’Ucraina da parte della federazione russa, una violazione dei principi e delle norme che regolano la vita della comunità internazionale. Il Consiglio d’Europa, organizzazione che ha sempre posto i diritti umani e la libertà d’espressione, artistica, come baluardi della propria azione, deve sanzionare qualsiasi governo che minacci espressamente i valori su cui si fonda questa istituzione“.

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TKACHENKO: “135 CRIMINI CONTRO LA CULTURA, GRAZIE ITALIA PER TEATRO MARIUPOL”

“Sono molto grato all’Italia e a lei, caro ministro Franceschini, per la proposta di ricostruire il teatro (di Mariupol, ndr) dopo la nostra vittoria. I teatri in tutti i Paesi appartengono al mondo dell’umanità“, ha dichiarato il ministro della Cultura ucraino rivolgendosi al suo omologo italiano. Tkachenko ha fatto un bilancio sugli attacchi ai luoghi della cultura ucraina avvenuti nel corso di quella che il presidente russo Vladimir Putin definisce “operazione speciale”. “Al 31 marzo 2022 ci sono stati, secondo il database creato dal ministero della Cultura, 135 episodi di crimini contro la cultura in 10 regioni dell’Ucraina e a Kiev. Sono soprattutto le chiese che hanno patito, 59 sono state colpite. Chiese ortodosse, moschee e sinagoghe. Poi 58 oggetti del patrimonio culturale sono stati distrutti o danneggiati quale risultato dei bombardamenti. E 25 monumenti tra edifici monumenti, steli, sculture sono stati distrutti o danneggiati. Dodici musei sono stati danneggiati, sei teatri, cinema, cinque biblioteche. Sono gli esempi più chiari, più parlanti della distruzione”.

Il ministro ucraino, rivolgendosi alla conferenza ministeriale del Consiglio d’Europa, ha avvertito: “Il patrimonio culturale dimostra che l’Ucraina ha una storia europea, è sotto minaccia. L’aggressore non rispetta la normativa internazionale, nemmeno la convenzione di Ginevra né quella dell’Aia per la tutela dei Beni Culturali”.

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