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Nuovo centro vaccinale dell’Asl Roma 3 inaugurato in via Cardano

Lo spazio è stato messo a disposizione dal Municipio XI, dove prima c'era un centro anziani

Pubblicato:01-04-2021 11:26
Ultimo aggiornamento:01-04-2021 12:49

centro_vaccinale_via_vardano
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ROMA – Da oggi i cittadini del Municipio XI hanno a disposizione un nuovo centro vaccinale dell’Asl Roma 3, aperto in via Cardano 135, che si aggiunge agli oltre cento punti in tutto il Lazio. Il presidio, dove viene somministrato il vaccino Pfizer, è stato inaugurato stamani dalla direttrice generale dell’Asl, Marta Branca. “Sono molto contenta di essere qui oggi, è importante che gli anziani possano vaccinarsi non lontano da casa, in un posto comodo e non lontano dal quartiere- ha spiegato Branca alla Dire- Lo spazio è stato messo a disposizione dal Municipio XI, prima c’era un centro anziani e le persone venivano ad aggregarsi, giocavano a carte, c’era una sala da ballo. È stato quindi un gesto bello da parte del Municipio quello di metterlo a nostra disposizione. Faremo fino alla fine del mese circa 200 vaccini al giorno e dal mese successivo saremo in grado di farne 400 al giorno. È un buon numero in questa campagna vaccinale in cui tutti cercano di somministrare più dosi possibili. È un risultato raggiunto grazie a un lavoro di rete e di coordinamento che fa tutti i giorni l’assessorato regionale alla Sanità”.

BRANCA (ASL ROMA 3): “A OSPEDALE GRASSI AUMENTATI POSTI LETTO

“Ci stiamo preparando per questa recrudescenza del virus. All’ospedale Grassi abbiamo incrementato i posti letto Covid sia ordinari che di rianimazione. Abbiamo poi stipulato una convenzione con delle strutture vicine per avere a disposizione dei posti letto post acuzie per poter dimettere più velocemente le persone“, ha spiegato Branca. “Non dobbiamo dimenticarci che non c’è solo il problema del Covid, ma ci sono tutte le altre patologie che devono essere seguite, che non possono subire dei rallentamenti- ha sottolineato- La Asl è attenta al territorio e non ha mai smesso di fare le attività ordinarie. Per esempio quelle di screening, e ne facciamo almeno tre come quelle del colon-retto, della cervice e del seno, devono continuare perché è necessario che le persone sappiano qual è il loro stato di salute. È uno sforzo importante, ma dobbiamo proseguire con l’attività ordinaria che una Asl deve fare, come anche i consultori, i dipartimenti di salute mentale, gli ambulatori. Nessuno deve essere lasciato indietro”.

BRANCA (ASL ROMA 3): “NEL LAZIO DONNE A GUIDA ASL, SIA DA ESEMPIO

“Sono molto contenta che la rappresentanza femminile continui ad aumentare nella Regione Lazio. Questo significa che non solo c’è sensibilità all’aspetto di genere, ma che le donne dimostrano ancora una volta di essere preparate e competenti”, ha dichiarato la direttrice generale dell’Asl Roma 3. “Le Asl delle province del Lazio sono tutte governate da donne, a Roma una Asl è governata da una donna, per non parlare delle altre realtà sanitarie- ha aggiunto Branca- Questa è una fonte di grande arricchimento che deve essere da esempio anche per le altre Regioni. Speriamo che un domani non ci si stupisca più per di questo”


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